Parma, 2 ottobre 2025 – L’Università di Parma è in prima fila per l’accoglienza di ricercatori e ricercatrici, studentesse e studenti palestinesi. I primi stanno arrivando in questi giorni e sono una testimonianza concreta del lavoro che l’Ateneo ha condotto nei mesi scorsi e sta continuando a condurre in quest’ambito, a fronte della tragicità della situazione in Medio Oriente.
Gli arrivi si inseriscono nell’ambito di due progetti realizzati rispettivamente per permettere a ricercatrici e ricercatori e a studentesse e studenti di proseguire la propria attività di ricerca o di formazione presso l’Università di Parma. Il primo progetto indetto dal Centro Universitario per la Cooperazione Internazionale (CUCI) ha selezionato due ricercatori, il secondo progetto invece, IUPALS - Italian Universities for Palestinian Students, è promosso dalla Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI) in collaborazione con il Ministero dell’Università e della Ricerca, il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI), il Consolato generale italiano a Gerusalemme nel quadro degli impegni presi dal sistema universitario attraverso la CRUI. Rettori e Rettrici hanno più volte ribadito l'urgenza di raggiungere una pace stabile in Medio Oriente e sottolineato il ruolo cruciale delle Università nel promuovere l'apertura, il dialogo, l'approfondimento e la ricerca di soluzioni per una convivenza pacifica.
«Viviamo un momento molto emozionante. Ieri sera – afferma il Rettore Paolo Martelli - abbiamo potuto accogliere all'aeroporto di Linate un ricercatore arrivato in Italia dalla striscia di Gaza. Finalmente siamo riusciti a ottenere quei corridoi umanitari che, anche attraverso il progetto IUPALS, permettono a giovani studiose e studiosi fino ad ora vissuti nella striscia di Gaza di poter continuare il proprio percorso di formazione e ricerca in un contesto di accoglienza e sicurezza. L'Università di Parma ha fatto la sua parte e la nostra sede è tra quelle che ospiteranno il maggior numero di arrivi dalla Palestina. Tutto ciò ci inorgoglisce, perché con questa iniziativa diamo speranza a tutte queste persone: un vero segno di pace e un'azione concreta, che è quanto di più significativo possa essere fatto nei confronti di quella terra così martoriata».
Nei giorni scorsi il Senato Accademico ha approvato all’unanimità un documento che, richiamando i valori costituzionali, condanna quanto sta avvenendo nei territori palestinesi di Gaza e della Cisgiordania: un’ulteriore testimonianza dell’impegno e della partecipazione dell’Ateneo.