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Parma, 19 febbraio 2020 – Il nuovo Centro oncologico dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria prende vita e forma. Venerdì 19 la posa della prima pietra con la partecipazione dei professionisti della sanità e i rappresentanti delle istituzioni. Un abbraccio corale a un progetto partecipato che coinvolge anche l’Università di Parma, e che si sta concretizzando anche grazie al sostegno diffuso di cittadinanza, associazioni, aziende.

È un giorno importante, nasce quella che diventerà una casa per i malati di tumore di questa provincia collegata con le Case della Salute del territorio – ha dichiarato il Direttore generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Massimo Fabie concretizza un impegno corale e un lavoro di squadra, che nonostante l’intenso periodo di lavoro, consente di potare avanti molti degli impegni presi di cui il Centro oncologico è sicuramente uno dei più impegnativi”.

“Si tratta di un progetto di grande rilievo, nato dalla necessità di integrare i percorsi di cura oncologici ha detto il Rettore Paolo Andreicon l’intento di essere sempre più vicini ai pazienti e alle sofferenze delle persone. Un progetto partecipato, e questo ci fa particolarmente piacere: tutta la città e il territorio si sono mobilitati per dare un proprio contributo, ponendo al centro le condizioni di cura delle persone unitamente al riconoscimento delle qualità dei professionisti e degli operatori sanitari che lavorano in questo ambito”.

Anna Maria Petrini, commissario straordinario Ausl di Parma, ha sottolineato l’importanza che il Centro oncologico avrà nell’integrazione dei percorsi di assistenza oncologica anche a livello territoriale.

Il presidente di Fondazione Cariparma Franco Magnani ha ribadito che “Fondazione Cariparma ha sposato il progetto da subito” e infatti ha concesso un finanziamento da 5 milioni di euro a cui ne ha aggiunti altri 980 mila euro per il terzo acceleratore lineare.

Già prima dell’avvio dei lavori la Comunità parmense, in tutte le sue espressioni istituzionali, private e del Terzo Settore, ha già donato a questo progetto 900.000 euro – ha sottolineato Giorgio Delsante, presidente della Fondazione di Comunità Munus, garante di trasparenza e destinazione dei fondi raccolti. – Questo significa che la Comunità ha creduto nella sua realizzazione dando fiducia alle persone che hanno la responsabilità di portarlo a compimento. Ma il lavoro continua”.

Un grazie al direttore dell’Ospedale Massimo Fabi “per la sua caparbietà” è arrivato dal presidente della CTSS e sindaco di Parma Federico PizzarottiAvevamo bisogno di questo padiglione per essere e rimanere punto di riferimento della sanità di questa regione. Una dimostrazione ulteriore che quando ci mettiamo insieme raggiungiamo sempre e bene i risultati che ci poniamo”.

Il Presidente della Regione Stefano Bonaccini ha sottolineato: “È un'emozione essere qui oggi alla posa della prima pietra di una struttura così importante non solo per il territorio parmense, ma per tutta la Regione. Un centro all'avanguardia, dove convivono le migliori tecnologie e un'attenzione al paziente che viene considerata dello stesso valore delle cure stesse. Un modello per il futuro. L'Emilia-Romagna è da tempo ai vertici per la prevenzione e la cura delle malattie oncologiche, ma non intendiamo fermarci qui, migliorando sempre di più le nostre performance grazie alla straordinaria competenza di medici, operatori e ricercatori che hanno garantito un altissimo livello di assistenza anche durante questa drammatica pandemia”.

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