Alma universitas studiorum parmensis A.D. 962 - Università di Parma

Parma, 25 settembre 2020 – Martedì 29 settembre a partire dalle 9 si svolgerà su piattaforma Zoom il convegno finale del progetto LIFE "BARBIE" a tutela della biodiversità fluviale. Il LIFE13 NAT/IT/001129 "BARBIE", avviato nel giugno 2014 grazie a un co-finanziamento della Commissione Europea nell'ambito del programma finanziario LIFE Ambiente "Natura e Biodiversità", vede come capofila di progetto l'Università di Parma e come Project Leader Francesco Nonnis Marzano, del Dipartimento di Scienze Chimiche, della Vita e della Sostenibilità Ambientale. La partnership comprende anche il Parco Nazionale dell'Appennino Tosco Emiliano, l'Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità Emilia Occidentale, lo spin-off universitario GEN-TECH Srl e l'Autorità Distrettuale del Bacino del Po.

Il progetto LIFE “BARBIE” ha fornito importanti lezioni sia dal punto di vista tecnico che gestionale. Attraverso interventi concreti su due specie ittiche minacciate - il Barbo comune (Barbus plebejus) e il Barbo canino (B. meridionalis sin. caninus) - è stato possibile contribuire alla salvaguardia della intera biodiversità ittica locale e alla naturalità degli ecosistemi fluviali in 15 siti, così come sollecitato dalle Direttive Europee 2000/60/CE e 1992/43/CE e dal regolamento 1143/2014/EU.

«Gli obiettivi che ci eravamo fissati» – spiega il prof. Nonnis Marzano – «sono stati raggiunti grazie al lavoro dei partner di progetto e al coinvolgimento di numerosi ricercatori e volontari di associazioni locali. Abbiamo ottenuto risultati importanti nell’ambito del programma di reintroduzione e recupero faunistico del Barbo comune e del Barbo canino quali bioindicatori di qualità della risorsa idrica e degli habitat fluviali. Tra gli interventi innovativi a livello ambientale, sono stati costruiti “passaggi per pesci” per rimuovere la frammentazione fluviale di Fiume Enza. Nell’ambito della biologia riproduttiva delle due specie, sono stati portati a termine interventi di ristrutturazione di due centri ittiogenici che hanno consentito la messa in atto di pratiche di fecondazione artificiale e di allevamento ai fini conservazionistici. I risultati scientifici – continua il professore - sono stati documentati in pubblicazioni di interesse internazionale».

Gli effetti positivi a cascata che questo progetto avrà anche su altre specie ittiche e sull’ambiente fluviale sono un importante lascito. Così come feconde sono le azioni di sensibilizzazione della popolazione, soprattutto quelle che hanno coinvolto centinaia di ragazze e ragazzi in età scolare. I cambiamenti climatici e, non ultima, la pandemia spingono sempre più l'opinione pubblica verso una sostenibilità ambientale e la consapevolezza che è necessario agire sulla conservazione della natura. Anche in questo senso il progetto Life Barbie ha raggiunto l’obiettivo di far interloquire i vari Enti coinvolti nello sfruttamento e nella gestione della risorsa idrica e degli habitat ad essa correlati, come ad esempio: il mondo scientifico della ricerca, le associazioni di pesca sportiva e ambientaliste, Autorità regionali e nazionali che gestiscono i fiumi e le acque (come consorzi di bonifica, Autorità interregionale per il Po, servizi tecnici di bacino…) e Gestori della Aree protette. Un dialogo volto a una maggiore collaborazione e attenzione ai diversi usi della risorsa e alla sostenibilità ambientale come condiviso nell’ambito di protocolli specifici a sottoscrizione volontaria.

L’evento finale del progetto sarà un ulteriore momento di confronto per rinsaldare sinergie e valutare ulteriori azioni future. Nella mattinata i referenti dei vari partner di progetto illustreranno i risultati raggiunti, mentre nel pomeriggio ci sarà un momento di networking e discussione sulle prospettive future. Sono stati invitati a partecipare anche referenti di altri progetti europei di conservazione della natura e della biodiversità.

Per partecipare al convegno è necessario iscriversi al link: https://zoom.us/meeting/register/tJctc-qtrjkqGtQtaAnmTK6QMmf23H8jpLBd.

Maggiori informazioni sono reperibili sulla pagina FB "Barbolino" e sul sito web del progetto.

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