Parma, 10 giugno 2025 – Il tasso di occupazione di laureate e laureati magistrali dell’Università di Parma a uno e cinque anni dal conseguimento del titolo è più alto della media nazionale. Molto alto (all’89,3%) anche il grado di soddisfazione complessivo rispetto all’esperienza universitaria. A dirlo è il Rapporto 2025 sul Profilo e sulla Condizione occupazionale di laureate e laureati del Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea.
IL PROFILO
I dati del Report 2025 dicono che il 47% delle laureate e dei laureati del 2024 (triennali e magistrali) coinvolti nell’indagine proviene da fuori regione. 25,5 anni l’età media alla laurea (24,3 anni per le lauree di primo livello e di 26,9 anni per le magistrali biennali), 102 il voto medio di laurea (99,3 per le lauree di primo livello e 105,5 per le magistrali biennali). Il 61,8% di laureate e laureati termina l’università in corso: in particolare è il 62,1% per le lauree triennali e il 64,5% per le magistrali biennali.
L’89,3% di laureate e laureati di Parma è soddisfatto dell’esperienza universitaria appena conclusa, e il 71,2% sceglierebbe nuovamente lo stesso corso e lo stesso Ateneo.
LA CONDIZIONE OCCUPAZIONALE
I dati si concentrano sull’analisi delle performance di laureate e laureati di primo e di secondo livello usciti nel 2023 e intervistati a un anno dal titolo e su quelle di laureate e laureati di secondo livello usciti nel 2019 e intervistati dopo cinque anni.
Per quanto riguarda laureate e laureati triennali, il Report dice che a un anno dalla laurea il tasso di occupazione è del 76,4%
La retribuzione è in media di 1.450 euro mensili netti.
In materia di efficacia del titolo (che combina la richiesta della laurea per l’esercizio del lavoro svolto e l’utilizzo, nel lavoro, delle competenze apprese all’università) il 57,3% di occupate e occupati considera il titolo molto efficace o efficace per il lavoro svolto. Più nel dettaglio, il 48,5% dichiara di utilizzare in misura elevata, nel proprio lavoro, le competenze acquisite all’università.
Per quanto riguarda laureate e laureati di secondo livello del 2023 intervistati a un anno dal conseguimento del titolo, il tasso di occupazione è dell’82,3% (82,5% per le lauree magistrali biennali e 81,3% tra le magistrali a ciclo unico), quasi quattro punti in più della media nazionale (78,6%).
La retribuzione è in media di 1.491 euro mensili netti (1.452 euro per le lauree magistrali biennali e 1.678 euro per le magistrali a ciclo unico).
Il 68,2% di occupate e occupati ritiene la laurea conseguita molto efficace o efficace per il lavoro che sta svolgendo (il 62,9% per le lauree magistrali biennali e il 92,9% per le magistrali a ciclo unico); inoltre, il 60,9% dichiara di utilizzare in misura elevata, nel proprio lavoro, le competenze acquisite durante il percorso di studi (56,7% tra i magistrali biennali e 81,3% tra i magistrali a ciclo unico).
Per quanto riguarda laureate e laureati di secondo livello del 2019 intervistati a cinque anni dal conseguimento del titolo, il tasso di occupazione è del 91,2% (90,1% per le lauree magistrali biennali e 93,5% per le magistrali a ciclo unico), un punto e mezzo in più della media nazionale (89,7%).
Le retribuzioni arrivano in media a 1.825 euro mensili netti (1.793 per le lauree magistrali biennali e 1.892 per le magistrali a ciclo unico). Il 76% delle occupate e degli occupati ritiene la laurea conseguita molto efficace o efficace per il lavoro svolto (è il 68,2% per le lauree magistrali biennali e il 92% per le magistrali a ciclo unico); il 61,9% dichiara di utilizzare in misura elevata, nel proprio lavoro, le competenze acquisite all’università (54,3% per le lauree magistrali biennali e 77,8% per le magistrali a ciclo unico).
I Report 2025 completi sul sito AlmaLaurea: https://www.almalaurea.it/