Alma universitas studiorum parmensis A.D. 962 - Università di Parma
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Parma, 13 ottobre 2020 - L’Università di Parma è costantemente impegnata a promuovere una cultura della ricerca basata su integrità e rigorosi principi etici.

Nel 2018 era stata approvata una prima versione delle Linee Guida della Buona pratica nella Ricerca e nella pubblicazione e disseminazione dei risultati. A due anni dalla prima stesura, il Senato Accademico ha ritenuto opportuno revisionare queste Linee Guida per estendere il loro campo d’azione e, allo stesso tempo, specificare meglio alcuni aspetti relativi alla gestione della ricerca e disseminazione dei risultati. È stata inoltre approntata anche una versione in inglese per renderle accessibili ad ospiti e collaboratori stranieri.
Entrambe le versioni sono consultabili alla pagina web  https://www.unipr.it/ricerca/ricerca-ateneo/buona-pratica-nella-ricerca

Le nuove Linee Guida si articolano in cinque parti:

  1. Il Codice di Condotta Europeo per l’Integrità della Ricerca
  2. Definizione di Integrità nella Ricerca
  3. La Comunità di Ricerca
  4. Gestione, pubblicazione e disseminazione dei risultati della ricerca
  5. Condotta scorretta, pratiche dannose per la ricerca ed altre violazioni della buona pratica nella ricerca con relative procedure

Esse sono applicabili a tutti i campi della ricerca e hanno lo scopo di assicurare che il personale universitario e gli studenti, così come i collaboratori esterni, si attengano a solidi principi etici nella progettazione e nella conduzione della ricerca presso l’Università di Parma.

Secondo Roberto Fornari, Pro Rettore per la Ricerca, che ha curato la revisione delle Linee Guida con Sally Louise Williams del Dipartimento di Medicina e Chirurgia e con il supporto di Silvia Tavernini e Monica Vezzosi dell’Area Ricerca, Internazionalizzazione e Terza Missione, «è essenziale che chi si occupa di ricerca conosca ed operi secondo questi principi morali ed etici, in particolar modo in un periodo in cui carriere e ranking sono essenzialmente basati sulla cosiddetta produzione scientifica. Deve essere chiaro a tutti che studi ed esperimenti vanno condotti con il massimo rigore e che i risultati devono essere certi ed inopinabili prima di essere resi pubblici. Altrettanto rigore deve essere posto nell’attribuzione dei risultati a chi effettivamente al loro ottenimento ha contribuito. Le scorrettezze sono un danno per la comunità accademica e per la società, vanno fermamente prevenute e combattute. Queste Linee Guida mirano a diffondere la cultura dell’integrità scientifica: invito tutti i nostri docenti, ricercatori e studenti a prenderne visione».

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