Parma, 26 settembre 2013 - Dal 1 ottobre il prof. Roberto Fornari, Presidente della International Organization for Crystal Growth e fino ad oggi direttore di uno dei più prestigiosi centri tedeschi di ricerca sui materiali avanzati, torna all’Università di Parma.All’Istituto Leibniz di Crescita Cristalli di Berlino (IKZ), con uno staff di oltre cento persone, il prof. Fornari ha promosso e condotto ricerche su nuovi materiali cristallini per tecnologie avanzate. I nuovi materiali costituiscono la base per l´innovazione tecnologica: grazie a loro si possono trasferire informazioni in frazioni di secondo da qualsiasi angolo della terra, si può trasformare l’energia del sole in energia elettrica e poi convertirla nuovamente in luce tramite LED a basso consumo, si scattano foto senza consumare pellicola, gli aerei sono più sicuri e le auto hanno sensori che facilitano il parcheggio o azionano l’air-bag. Da questi pochi esempi si comprende quanto sia cruciale la ricerca sui materiali avanzati per mantenere competitivo il nostro paese e la nostra regione in un mondo globalizzato.Grazie alla lungimiranza dell'Ateneo, il Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra si arricchisce così di un’importante nuova figura, in un settore dove esiste già un forte nucleo locale: le attività dei ricercatori di Fisica e dell'Istituto IMEM-CNR nel settore sono riconosciute internazionalmente e, con la sinergia dei colleghi chimici, fanno di Parma un polo di riferimento a livello nazionale e internazionale.Laureato con lode in Fisica a Parma, il prof. Fornari ha cominciato la sua prestigiosa carriera scientifica presso l'Istituto IMEM-CNR (allora MASPEC). Negli oltre vent’anni passati al CNR ha condotto ricerche sulla preparazione e studio di materiali semiconduttori composti, passando attraverso i vari gradi di carriera fino a divenire dirigente di ricerca nel 2001. Nel 2003 è stato chiamato a dirigere l'IKZ di Berlino e, contestualmente, a ricoprire la cattedra di “Kristallwachstum”, inizialmente presso l'Università Tecnica del Brandeburgo e poi alla Humboldt. Ha una vasta produzione scientifica e ha coordinato numerosi progetti di ricerca di impatto industriale. Fra le linee di ricerca da lui promosse sono da ricordare lo sviluppo di nuovi processi per l’ottenimento di silicio solare di qualità superiore, la crescita di monocristalli di Nitruri, di ossidi semiconduttori e dielettrici, la deposizione di film sottili di ossidi ferroelettrici e semiconduttori. Questi materiali hanno applicazioni principalmente in campo elettronico, energetico, nell’ottica e nella sensoristica. A Parma intende continuare a lavorare sugli ossidi semiconduttori di ultima generazione, coinvolgendo altri gruppi del DiFeST e del CNR, per sfruttare appieno le potenzialità locali.