Parma, 19 dicembre 2025 – Favorire l’adozione di diete sane e sostenibili ispirate al modello mediterraneo, intervenendo in contesti e fasi di vita diversi ma complementari: il periodo perinatale e l’ambiente urbano, in particolare quello scolastico. Questo l’obiettivo di fondo dei due progetti di ricerca internazionale con cui il gruppo di Nutrizione umana dell’Università di Parma (Dipartimento di Scienze degli Alimenti e del Farmaco) si è aggiudicato un finanziamento complessivo di 646mila euro nell’ambito Programma PRIMA (Partnership for Research and Innovation in the Mediterranean Area) e in particolare della call PRIMA Call | AGRO FOOD VALUE CHAIN IN THE NEXUS – Topic 1.3.1 (IA) Transforming Mediterranean Food Systems: Empowering Consumers for Sustainable Diets.
Responsabile del gruppo di ricerca per entrambi i progetti è Francesca Scazzina, docente di Fisiologia della nutrizione, con la stretta collaborazione di Alice Rosi, docente di Nutrizione umana, entrambe al Dipartimento di Scienze degli Alimenti e del Farmaco.
“PANACEA” e “SHARE” i titoli dei due progetti.
PANACEA – “Empowering Families to Mediterranean Healthy and Sustainable Dietary Patterns during the Perinatal Period through a Community-Level Multicomponent Approach” è incentrato sul periodo perinatale, dalla gravidanza ai primi mesi dopo il parto, considerato una finestra critica in cui le scelte alimentari genitoriali hanno un impatto duraturo sulla salute di figli e figlie e sugli stili alimentari di tutta la famiglia. Il progetto prevede un approccio comunitario multicomponente, che combina coaching digitale comportamentale, laboratori di nutrizione e cucina, materiali educativi pratici, gruppi di peer-support e sistemi di incentivazione, integrando al tempo stesso filiera corta e analisi del ciclo di vita degli alimenti. L’obiettivo è rafforzare l’adesione a modelli alimentari mediterranei, sani e sostenibili in diversi Paesi dell’area mediterranea, attraverso il coinvolgimento di consultori, centri sanitari, stakeholder locali e mondo dell’agricoltura. Nel progetto per l’Università di Parma sono coinvolti anche Filippo Arfini, docente di Economia agroalimentareal Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali, e Andrea Dall’Asta, docente di Ginecologia e Ostetricia al Dipartimento di Medicina e Chirurgia.
“SHARE” – “Shifting toward Healthy and sustAainable diets for safer, gREener and inclusive cities” guarda invece alle città e ai sistemi di ristorazione pubblica – in particolare le mense scolastiche – come leve strategiche per la transizione verso diete salutari e a basso impatto ambientale. Il progetto sviluppa modelli innovativi di approvvigionamento alimentare, integra strumenti digitali e di intelligenza artificiale per l’ottimizzazione dei menù, il monitoraggio degli sprechi e la tracciabilità delle filiere, e promuove nuovi modelli di governance urbana in linea con i principali framework internazionali sulle politiche alimentari. Scuole, amministrazioni locali, mondo agricolo e altri attori del sistema cibo sono coinvolti all’interno di living lab in diverse città europee e dell’area MENA (Middle East and North Africa), con l’obiettivo di creare esperienze pilota replicabili in altri contesti urbani mediterranei.
I consorzi PANACEA e SHARE riuniscono università, centri di ricerca, amministrazioni locali, organizzazioni internazionali, ONG e imprese di numerosi Paesi dell’area mediterranea ed europea, tra cui Italia, Spagna, Egitto, Tunisia, Germania, Francia, Grecia, Marocco, Giordania e Turchia, configurando una rete fortemente interdisciplinare e internazionale.
Con PANACEA e SHARE l’Università di Parma consolida ulteriormente la propria vocazione nel campo delle scienze dell’alimentazione e della nutrizione, contribuendo alla trasformazione dei sistemi alimentari mediterranei in chiave più sana, sostenibile e inclusiva, in linea con le principali strategie europee e internazionali sul cibo e sulla salute.