Il radon è un gas nobile radioattivo di origine naturale, chimicamente inerte, identificato con il simbolo chimico Rn e il numero atomico 86. Si forma dal decadimento dell'uranio e del torio, elementi radioattivi presenti naturalmente nella crosta terrestre. Essendo un gas, può migrare attraverso il suolo e accumularsi in spazi chiusi, come abitazioni, soprattutto in aree con terreni ricchi di uranio.
Caratteristiche principali:
Incolore, inodore e insapore, quindi impossibile da rilevare senza strumenti specifici.
È considerato un rischio per la salute umana, poiché l'inalazione di radon e dei suoi prodotti di decadimento può aumentare il rischio di cancro ai polmoni.
L'Università di Parma ha condotto studi significativi sul radon, in particolare riguardo alla sua presenza nelle acque potabili della provincia di Parma. Questi rilievi sono stati effettuati dal Servizio di Fisica Sanitaria dell'università, analizzando il contenuto di radon nelle falde acquifere e nei pozzi. I risultati hanno evidenziato concentrazioni variabili di radon, influenzate da fattori geochimici e fisici.
Normativa di riferimento
In Italia, la regolamentazione del Radon è disciplinata principalmente dai seguenti:
https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2024/02/21/24A00877/sg
https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2023/01/03/22G00207/SG
https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2020/08/12/20G00121/sg
Alcuni punti chiave della normativa includono:
Livelli di riferimento: La concentrazione media annua di Radon negli ambienti di lavoro e nelle abitazioni non deve superare 300 Bq/m³. Per le abitazioni, il limite è progressivamente ridotto a 200 Bq/m³;
Obblighi per gli esercenti: I datori di lavoro devono effettuare misurazioni della concentrazione di Radon nei luoghi di lavoro sotterranei e, se necessario, adottare misure di mitigazione;
Piano Nazionale d'Azione per il Radon: Il DPCM dell'11 gennaio 2024 ha introdotto un piano decennale (2023-2032) per la prevenzione e la riduzione dei rischi legati al Radon;
Nuove costruzioni: Dal 1° gennaio 2025, le nuove costruzioni devono rispettare criteri più stringenti per la prevenzione dell'accumulo di Radon, includendo tecniche di mitigazione e materiali specifici.