Alma universitas studiorum parmensis A.D. 962 - Università di Parma
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Parma, 7 settembre 2023 – Prenderà il via il 19 settembre il quinto ciclo dei Martedì interlinguistici, nati all’interno dell’insegnamento di Interlinguistica dell’Università di Parma per avvicinarsi agli interessi di studentesse e studenti coinvolgendoli direttamente.

Quattro gli incontri in programma nel plesso D’Azeglio dell’Ateneo sempre a partire dalle 17.30.

Il 19 settembre in Aula K3 si parlerà del Latino sine flexione, la proposta di lingua universale per la comunicazione scientifica elaborata dal matematico e logico Giuseppe Peano nel 1903 semplificando la grammatica del latino. In questa sorta di “viaggio nella deflessivizzazione di una lingua flessiva” farà da guida Francesco Rivi, laureando magistrale in Lettere classiche e moderne.

Il 17 ottobre in Aula K3 focus su La società di Epepe: quando la lingua esclude. A presentare la figura del Professor Budai, il linguista protagonista di Epepe, il romanzo dell’ungherese Ferenc Karinthy uscito nel 1970, sarà Leonardo Musetti, che, dopo avere ottenuto la laurea triennale con la tesi in Letteratura italiana contemporanea 1912+1 di Leonardo Sciascia, una divagante passeggiata nella storia, è oggi laureando magistrale in Lettere classiche e moderne.

Affronterà invece il tema Dal Balaibalan a Scientology. Qualche riflessione linguistica la studentessa del corso di laurea magistrale in Lettere classiche e moderne Ilaria Sueri (laurea triennale con la tesi in Storia della lingua italiana “Carlo Emilio Gadda e la civitas meneghina dell’Adalgisa”). L’appuntamento è per il 7 novembre, in Aula H.

Concluderà questo quinto ciclo, il 5 dicembre in Aula H, la conversazione su L’Eptapode B e l’ipotesi Sapir-Whorf guidata da Mariateresa De Stefano che, dopo una prima formazione universitaria in Filosofia (conclusasi nel 2022 con la tesi magistrale “Analisi dei principali concetti dell’etica digitale e considerazioni sul caso Neuralink”) è attualmente iscritta al corso di laurea magistrale in Lettere classiche e moderne. Sarà lei a inquadrare l’Eptapode B, la lingua degli alieni inventata da Ted Chiang per il suo romanzo Story of your life, da cui è stato tratto, nel 2016, il film Arrival, nell’ottica della teoria della relatività linguistica anche conosciuta come ‘ipotesi Sapir-Whorf’. La teoria si fonda sull’assunto che la struttura della lingua influenza la visione del mondo, la percezione e la cognizione di chi la parla, suggerendo che a lingue diverse corrispondano esperienze, percezioni, culture e pensieri diversi.

Gi incontri sono aperti a chiunque sia interessato.

Per maggiori informazioni: davide.astori@unipr.it

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