Parma, 14 marzo 2022 - L’Associazione Italiana Siti e Abbazie Cistercensi (AISAC) promuove per il 2022 un programma pensato per diffondere la conoscenza della prima presenza cistercense in Italia (XII-XIII sec.).Il programma sarà presentato venerdì 18 marzo alle 17.30 all’Abbazia di Valserena, sede del Centro Studi e Archivio della Comunicazione – CSAC dell’Università di Parma. A seguire la conferenza di Gianluca Bottazzi Il paesaggio in Emilia occidentale prima dei Cistercensi e la Schola medievale del Coro Paer.La diffusione dei cistercensi al di qua delle Alpi, a partire dai primi insediamenti in Liguria, Piemonte, Lombardia ed Emilia, ha apportato significative innovazioni nel paesaggio, nel sistema di produzione agraria, nella gestione dei beni, ma soprattutto nella progettazione architettonica delle chiese e dei monasteri. Il sistema insediativo e architettonico introdotto dai cistercensi è diventato ben presto un modello di riferimento anche al di fuori dell’ordine, e i monaci stessi hanno “prestato” le loro conoscenze tecniche, architettoniche e ingegneristiche in molti altri settori.Nel corso del 2022 ognuna delle sedi AISAC ospitanti (Abbazia di Valserena, Abbazia di Fontevivo, Abbazia di Chiaravalle della Colomba, Abbazia di Morimondo, Abbazia di Parabiago) dedicherà un incontro a uno dei temi più significativi del primo monachesimo cistercense in Italia, con particolare attenzione agli aspetti storici e architettonici. Ogni incontro sarà completato da una visita guidata condotta da esperti durante la quale il pubblico potrà ritrovare e riscontrare nei singoli complessi architettonici le caratteristiche dell’ordine.Filo conduttore sarà la mostra EXORDIUM, che sarà allestita a rotazione nelle varie sedi e presenta attraverso pannelli fotografici e didattici le prime abbazie dell’ordine in Italia.Il programma prevede anche una rassegna di canto gregoriano e polifonico, anch’essa sviluppata su più sedi, che imposta un progetto culturale più ampio: La musica in cielo.Per il 2022 la rassegna sarà dedicata alla musica scritta dalle badesse. Il monachesimo femminile conta figure di grande rilevanza culturale, sebbene meno note alla tradizione storica; raffinate scrittrici e intellettuali, monache e badesse sono state spesso anche compositrici: come Ildegarda di Bingen, Herrada di Landsberg e María González d’Agüero, senza tralasciare la voce di tante badesse, monache e consorelle che ogni giorno hanno cantato l’ufficio divino.L’iniziativa è organizzata in collaborazione con Università di Parma, Centro Studi e Archivio della Comunicazione – CSAC, Associazione culturale Giuseppe Micheli, Coro Paer.Info e prenotazioni info@abbaziecistercensi.ittel. 0521.033655 PDF La locandina