Parma, 20 maggio 2025 - Per quattro giorni, tra il 21 e il 24 maggio, Parma sarà la capitale dell'entomologia forense. L'Aula Magna dell'Università di Parma (Sede centrale dell'Ateneo) ospita infatti il convegno internazionale EAFE (European Association of Forensi Entomology), giunto alla 21esima edizione, che si svolgerà in concomitanza con il congresso annuale del GIEF (Gruppo Italiano Entomologi Forensi). L'evento è patrocinato dalla Società Italiana di Medicina Legale e delle Assicurazioni (SIMLA) e dall’Università di Parma.
"Per la terza volta il meeting si svolge in Italia - sottolinea Valentina Bugelli dell'Istituto di medicina legale dell'Università di Parma, promotrice dell’iniziativa - e già due volte è stato ospitato dalla medicina legale, la prima volta nel 2006 presso l’Università di Bari con il professore Introna e la seconda a Treviso col professore Stefano Vanin. È una notizia che ritengo utile per sottolineare la sinergia tra l'entomologia forense e la medicina legale. Quest'anno c'è un ulteriore aspetto di rilievo perché, per la prima volta, si svolgerà un pre-meeting interamente dedicato alle innovazioni nel campo della stima dell'intervallo post-mortale".
Dopo questa sessione preliminare il 21 maggio, in cui sono previsti tra gli altri gli interventi di Francesco Introna, Presidente SIMLA, e di Carlo Campobasso, componente del Consiglio direttivo della Società Scientifica e Presidente del gruppo italiano degli entomologi forensi, proseguiranno i momenti di scambio e confronto tra accademici e ricercatori provenienti da tutte le università del mondo.
"Sono diversi i nomi di prestigio, europei e statunitensi, presenti all'incontro - aggiunge la prof. Bugelli-. Dal professore Jens Amendt (presidente EAFE) al professor Buschmann (Direttore dell’Istituto di Medicina Legale presso l’University Hospital di Lubecca, Germania) e alla professoressa Cattaneo dell’Università di Milano, dal professor Benbow (esperto di microbiologia cadaverica della Michigan State University) ai professori Monticelli e Pittner dell’Università di Salisburgo in Austria. Si terrà anche una tavola rotonda che riguarderà gli young researchers che servirà ad esplorare la ricerca nel campo dell'entomologia forense e le sue applicazioni in patologia forense e medicina legale".
Seguirà poi nella giornata di giovedì e di venerdì il classico meeting dell'associazione, con presentazioni orali dedicate agli esperimenti di laboratorio ma anche ai case report.
"Evento speciale il sabato mattina con un workshop dedicato alla crime scene investigation - sottolinea la prof Bugelli -: saranno preparate dieci scene del crimine simulate. Si svolgerà dapprima una lezione teorico-pratica che riguarderà tutti gli aspetti del sopralluogo, compresa l'entomologia forense, ma anche la balistica e, a questo proposito, avremo l'onore di avere la lezione tenuta dai Carabinieri della balistica del RIS di Parma. Dopodiché ci sposteremo sul campo e andremo a eseguire materialmente i sopralluoghi sulle scene del crimine simulato".
Saranno giornate di confronto per esplorare alcune pratiche decisive a livello scientifico, perché “il processo di decomposizione dei cadaveri - spiega il prof. Campobasso - deve essere studiato necessariamente nell’interazione tra la materia organica e l’ambiente circostante ovvero con tutti i fattori, biotici e abiotici, che contribuiscono al suo consumo e deterioramento quali gli agenti atmosferici, i microrganismi, gli insetti, la macrofauna, le piante. Questo impone necessariamente un approccio multidisciplinare, nell’ottica di una vera e propria ecologia cadaverica, l’unica in grado di raccogliere tutte quelle informazioni che talora risultano dirimenti nella soluzione di casi giudiziari complessi”. Informazioni spesso utili a ricostruire le circostanze dell’evento oggetto di indagine (tra cui l’epoca della morte, il luogo del decesso), confermare o confutare dichiarazioni testimoniali e ancora eventuali alibi resi dai sospettati di un crimine violento.