Parma, 20 novembre 2012 - Diretta web - Venerdì 23 novembre, alle ore 15, presso l’Aula Magna del Palazzo Centrale (via Università,12 - Parma) avrà luogo il convegno “A 600 anni dalla rinascita dell’Università di Parma 1412-2012 e altre ricorrenze nella storia d’Ateneo (962-2012; 1512-2012)”. Interverranno il Rettore, prof. Gino Ferretti, il prof. Alberto Cadoppi, docente ordinario di diritto penale, il prof. Sergio Di Noto Marrella, già docente di storia del diritto italiano e il dott. Enrico Sandrini, avvocato e storico del diritto. Il convegno celebra tre tappe fondamentali nella millenaria storia dell’Ateneo di Parma a distanza di 500, 600 e 1050 anni. Il 24 novembre 1412, seicento anni fa, la campana del Duomo suonava per chiamare gli studenti alla prima lezione della risorta Università di Parma. L’Ateneo Parmense aveva antiche origini, ma nel corso del XIV secolo era stato fortemente osteggiato dai Visconti, Signori di Milano e della stessa nostra città, in favore dell’Università di Pavia. Dal 1409 Parma era entrata a far parte dei domini Estensi, e il marchese Niccolò III d’Este decise di accondiscendere alle richieste del Comune di riaprire l’antico Studio. La “rinascita” fu in grande stile: si cercarono i migliori docenti in tutte le Università più accreditate del tempo (Bologna, Pavia, Padova, ecc.), che si portarono con sé molti studenti. Fu una stagione di grande importanza nella storia dell’Università di Parma, che dimostrò di poter rivaleggiare con i più celebri Atenei dell’epoca. Purtroppo tanto splendore durò poco: già nel 1420, col ritorno dei Visconti, Parma dovette sostanzialmente rinunciare al suo prestigioso Studio Generale, pur proseguendo attraverso i suoi Collegi giuridico e medico a conferire lauree. Si dovrà attendere il 1600, per una nuova, definitiva rinascita della nostra Università, grazie al caparbio impegno di Ranuccio I Farnese. Con l’occasione verranno altresì celebrate anche due importanti ricorrenze storiche: i millecinquanta anni dal diploma con cui Ottone I concedeva al vescovo di Parma la facoltà di nominare e ordinare notai (marzo 962); e i cinquecento anni (1512) dal privilegio concesso dal Papa Giulio II ai Collegi parmensi di conferire, come da consuetudine, lauree in diritto, in medicina e nelle altre arti liberali. Una riflessione, quella sulla storia della nostra Università, particolarmente importante oggi, in un momento di grandi cambiamenti e di grandi sfide contro la crisi economica, che impone un rinnovato impegno sia dal punto di vista della didattica che della ricerca scientifica. L’evento sarà visibile in diretta web collegandosi al sito web di Ateneo all’indirizzo www.unipr.it