Alma universitas studiorum parmensis A.D. 962 - Università di Parma

Parma, 18 ottobre 2018 - Venerdì 26 ottobre, a partire dalle ore 10, all’Auditorium Paganini in via Toscana 5/A a Parma, è in programma la XVIII edizione del Convegno dell’Osservatorio Fedeltà del Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali dell’Università di Parma dedicato al tema Il Loyalty Marketing nell’era dell’esperienza.

Il Convegno, realizzato grazie al sostegno di Brand Loyalty, Catalina, Comarch, E-CRM Group, Kettydo+, Promotion Magazine eSINT, analizzerà l’evoluzione dello scenario internazionale del Loyalty Marketing con lo studio di casi e settori diversi che affrontano le sfide dell’«era dell’esperienza».

Verranno presentate le grandi tendenze che stanno cambiando i consumatori nella “società dell’esperienza” commentate dalla sociologa Maura Franchi, mentre il prof. Jonathan Reynolds della Oxford University racconteràcome le grandi aziende hanno fatto evolvere i propri approcci alla fidelizzazione con i casi di Tesco, Sainsbury e ASDA.

Fare loyalty implica collaborazione tra aziende al fine di creare un’esperienza di qualità per il cliente: il ruolo degli strumenti di pagamento in questo senso è centrale. In quest’ottica si inserisce il caso di Nexi, che illustrerà sfide e opportunità della convergenza tra pagamenti e loyalty.

La rivoluzione digitale ha cambiato il modo di fidelizzare nei diversi settori. Nella tavola rotonda a cui parteciperanno i CEO di Best Western e di Musement verrà trattata la radicale trasformazione del mondo del Travel & Hospitality, tra realtà storiche e nuovi competitor.

Durante il Convegno la prof.ssa Cristina Ziliani, responsabile scientifico dell’Osservatorio Fedeltà dell’Università di Parma, presenterà il primo studio su Il mercato dei servizi per la loyalty in Italia. È emerso che le aziende italiane investono in media il 47% del loro budget di marketing in attività di fidelizzazione della clientela. Più specificamente, il 26% è speso per attività di “loyalty di massa” – rivolte cioè a tutti i clienti nello stesso modo, come carte fedeltà, cataloghi premi, customer magazine – e il 21% per attività di “loyalty personalizzate”, ovvero quelle basate su dati individuali di cliente (CRM). Già dal prossimo anno un’azienda su due modificherà la propria strategia di loyalty intervenendo sulla customer experience nella direzione di più personalizzazione e riconoscimento del cliente tra i diversi touchpoints.

Chiuderà la giornata il prof. Marco Ieva, del Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali dell’Università di Parma, che presenterà la Ricerca annuale sui consumatori realizzata dall’Osservatorio in partnership con Nielsen: il focus quest’anno verterà sull’impatto dei servizi offerti in punto vendita e dei nuovi servizi omnichannel (drive to store e drive to web) sull’esperienza del cliente, sulla sua soddisfazione e fedeltà. Il campo di indagine è stato il settore dell’abbigliamento, dove hanno risposto oltre 3200 consumatori, rappresentativi delle famiglie italiane.

L’evento sarà anche l’occasione per premiare il/la laureato/a eccellente dell’Osservatorio che si è distinto/a per una brillante carriera, che ha preso avvio proprio dal Loyalty Management.

Per ulteriori informazioni scrivere a: info@osservatoriofedelta.it

L’Osservatorio Fedeltà dell’Università di Parma
L'Osservatorio Fedeltà è una realtà nata nel 1999 all’interno del Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali dell'Università di Parma. Finalità dell’Osservatorio è quella di contribuire allo sviluppo di una cultura della customer loyalty e del marketing fondato sulla conoscenza dei clienti presso le imprese del nostro Paese, svolgendo ricerca, divulgando i progressi degli studi sulla fedeltà a livello internazionale e facendo conoscere casi e strumenti eccellenti. L’Osservatorio Fedeltà sviluppa progetti di ricerca e formazione per le imprese sui temi della fidelizzazione, CRM e customer experience. Infine, promuove la realizzazione di tesi di ricerca che permettano una stretta collaborazione tra studenti, ricercatori e aziende.

Modificato il