Alma universitas studiorum parmensis A.D. 962 - Università di Parma
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Parma, 24 settembre 2021 – Da mercoledì 29 settembre a domenica 10 ottobre all’Università IUAV di Venezia si terrà una mostra dei progetti degli studenti-architetti dell’Università di Parma, dedicati a temi veneziani (le aree della Giudecca, di Cannaregio e per il nuovo ponte dell’Accademia).

Sei i laboratori dell’Ateneo di Parma coinvolti, dal primo anno della laurea triennale a quello di sintesi della laurea magistrale. Inoltre nella giornata inaugurale, alle 15, si terrà il seminario “Il progetto per Venezia”, a cui parteciperanno anche i docenti di progettazione architettonica del Dipartimento di Ingegneria e Architettura dell’Ateneo Carlo Quintelli, Marco Maretto, Enrico Prandi e Carlo Gandolfi, responsabili dei laboratori interessati.

L’iniziativa assume un duplice significato. Innanzitutto quello riguardante l’utilizzo della città di Venezia come contesto urbano di sperimentazione progettuale ad alta complessità e valore storico, ma anche ricco di criticità che investono il futuro dei nuclei centrali delle città, oltre la scontata attenzione conservativa, in termini di rigenerazione ed implemento del proprio tessuto costruito e delle funzioni che lo animano. Un tema in cui, trattandosi di Venezia, giocano un ruolo decisivo anche la condizione insulare e le componenti naturalistiche della laguna, che il progetto affronta tentando di raccordare passato e futuro secondo una dialettica peraltro costante nei nuclei storici delle città italiane ed europee. Una prova, quindi, di particolare impegno ed esperienza formativa per gli studenti-architetti partecipanti.

Il secondo significato che scaturisce da questa occasione tra ricerca e didattica, con a corredo la giornata seminariale del 29 settembre e una pubblicazione edita da FAEdizioni, vorrebbe riportare l’attenzione sull’architettura come strumento di messa in forma dello spazio, di contributo all’artefatto urbano, di costruzione dell’ambiente artificiale in rapporto a quello naturale, di figuratività e paesaggio attraverso scelte di linguaggio non meno che di strategia dell’apporto funzionale. Un altro punto di vista rispetto a quello che percepiamo oggi in una Biennale Architettura prevalentemente dedicata a una dimensione artistica del fare architettura, sostanzialmente estranea ai processi di costruzione urbana.

Nella foto uno dei progetti per un nuovo Ponte dell’Accademia (Lab. 5, prof. Carlo Quintelli, allievi F. Tirelli, F. Cavalca, D. Arancio)

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