Parma, 3 ottobre 2012 – Venerdì 5 e sabato 6 ottobre si terrà, presso l’Aula dei Filosofi del Palazzo Centrale dell’Ateneo (via Università, 12 – Parma), il convegno La congiura dei feudatari contro Ranuccio I Farnese – A quattrocento anni dalla “gran giustizia”, organizzato dal Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Parma con il patrocinio dell’Archivio di Stato di Parma e della Soprintendenza per i Beni storici, artistici e etnoantropologici di Parma e Piacenza. Il convegno è strutturato in due sessioni. La sessione di venerdì 5 ottobre, incentrata sugli aspetti più spiccatamente giuridici, avrà inizio alle ore 14.45 e sarà dedicata alla memoria del prof. Frank Micolo, storico del diritto dell’Università di Parma scomparso un anno fa: la sua figura verrà ricordata in particolare dal Rettore prof. Gino Ferretti e dal prof. Giovanni Bonilini, Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Ateneo. Relatori saranno Alberto Cadoppi, Elio Tavilla, Ettore Dezza, Sergio di Noto, Loredana Garlati, Edoardo Fregoso e Antonio Aliani; presiederà il prof. Salvatore Puliatti. La giornata di sabato 6 ottobre sarà dedicata al background storico-politico, economico e culturale della vicenda. Alle ore 10 inizierà la sessione della mattina, in cui prenderanno la parola Mario Rizzo, Davide Maffi, Gianluca Podestà, Alberto Cadoppi e Raffaele Tamalio; presiederà il prof. Marzio Romani. La sessione pomeridiana, che comincerà alle 14.45, vedrà come relatori Giuseppe Bertini, Cristina Cecchinelli, Angelo Mazza, Mariangela Giusto, Elisabetta Fadda, Davide Gasparotto e Federica Dallasta; presiederà la dott.ssa Mariella Utili. Al termine della sessione del pomeriggio avrà luogo una tavola rotonda nell’ambito della quale i relatori e il pubblico discuteranno con Alberto Cadoppi, del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Ateneo e autore del libro La gran congiura. Il processo di Ranuccio I Farnese contro i feudatari parmensi (1611-1612), edito da MUP editore di Parma, che verrà presentato nell’occasione. La “gran giustizia” di Ranuccio I Farnese, che fece giustiziare nell’odierna Piazza Garibaldi sette importanti suoi feudatari, ebbe luogo quattrocento anni fa (19 maggio 1612). Fu uno spettacolo terrificante, al quale assistette un’attonita folla, che sperimentò la crudeltà di un principe giudicato dagli storici cupo, sospettoso e feroce. Stendhal chiamò il duca della sua celebre Certosa di Parma Ranuccio Ernesto IV, e non fu un caso: doveva raffigurare un tiranno spietato e ombroso, e si ispirò a tal fine all’immagine che avevano delineato di Ranuccio gli storici del tardo Settecento e del primo Ottocento, anche in Francia. Su questa cattiva fama pesava soprattutto la vicenda della congiura dei feudatari, una congiura che da molti venne ritenuta inventata di sana pianta da Ranuccio e dai suoi consiglieri, al fine di permettere al duca di eliminare alcuni vassalli suoi nemici e di arraffarne le terre e i castelli. Basti pensare che tra i feudatari vi erano Barbara Sanseverino e il figlio Girolamo Sanvitale, a cui venne tolta Colorno; Gian Francesco Sanvitale, a cui venne strappata Sala; Pio Torelli, a cui venne sottratto Montechiarugolo; Gian Battista Masi, che perse così il feudo di Felino. Per non parlare di Girolamo da Correggio, il cui feudo di Rossena Ranuccio acquistò dall’Imperatore, ma che, grazie alla condanna del conte, fu destinato a finire presto i suoi giorni nella lugubre prigione della Rocchetta. Il processo formalmente fu regolare, anche se naturalmente tutti gli spietati metodi di allora (in primis la tortura) vennero abbondantemente utilizzati al fine di ottenere le condanne a titolo di lesa maestà. Ma questa parvenza di rispetto delle regole non bastò a convincere molti dei contemporanei, e la memoria di Ranuccio ne uscì irrimediabilmente offuscata. Neppure le grandi opere architettoniche e artistiche commissionate dal duca e le sue provvide azioni di governo riuscirono a riabilitarlo. Il convegno sarà preceduto dall’inaugurazione della Mostra La “Gran Giustizia” del 1612. Streghe, malefici, congiure e confische nella Parma di Ranuccio I Farnese, che si terrà venerdì 5 ottobre, alle ore 10, presso l’Archivio di Stato di Parma (via D'Azeglio, 45 – Parma). Sarà possibile visitare la mostra sino a sabato 5 gennaio 2013.