Alma universitas studiorum parmensis A.D. 962 - Università di Parma
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Parma, 2 ottobre 2020 – Sarà presentato giovedì 8 ottobre alle 17.30, all’Auditorium del Palazzo del Giovernatore, il volume Il corpo non dimentica. L’Io motorio e lo sviluppo della relazionalità (Raffaello Cortina Editore) di Massimo Ammaniti, professore onorario di Psicopatologia dello sviluppo alla “Sapienza” Università di Roma, e Pier Francesco Ferrari, docente di Neurologia ed etologia cognitiva all’Università di Parma.

Tra gli autori, Ammaniti sarà collegato in streaming, mentre Ferrari sarà in presenza. Nel corso dell’incontro, moderato dalla psichiatra Maria Zirilli, interverrà il neuroscenziato Giacomo Rizzolatti, Professore emerito dell’Università di Parma.

L’appuntamento è organizzato dal Comune di Parma con Raffaello Cortina Editore. Per partecipare, prenotazione obbligatoria su https://www.comune.parma.it/prenota

Scheda del volume (dal sito www.raffaellocortina.it)
Sigmund Freud ha messo più volte in luce la centralità del corpo nella costruzione del mondo psichico. Questa inscindibilità della mente dal corpo era stata sostenuta secoli prima da Spinoza e ha trovato nel Novecento importanti conferme in campo filosofico da parte di Merleau-Ponty e in seguito grazie al contributo di psicoanalisti come Daniel Stern. Oggi questa ipotesi è stata confermata da ricerche che hanno esplorato le dinamiche corporee nello sviluppo infantile, dalla gravidanza ai primi anni di vita, e che hanno trovato ulteriori evidenze negli studi delle neuroscienze. Azione e percezione sono processi intimamente legati nel cervello e le ricerche sul ruolo del sistema motorio nella costruzione della mente relazionale rinforzano la visione d’inscindibilità tra mente e corpo. Anche in campo clinico, la terapia della parola, che ha fondato la cura psicoanalitica, si è modificata valorizzando le comunicazioni preverbali ed extraverbali intrecciate con il corpo, che ne hanno ampliato lo scenario relazionale. Il libro esplora questi nuovi ambiti della ricerca in campo infantile e neurobiologico, per poi prendere in considerazione le implicazioni.

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