Alma universitas studiorum parmensis A.D. 962 - Università di Parma
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Parma, 19 ottobre 2021 – Il video sull’alluvione a Parma del 13 ottobre 2014, realizzato dal Centro per le Attività e le Professioni delle Arti e dello Spettacolo–CAPAS dell’Università di Parma e da Paolo Mignosa, docente di "Idrologia" e di "Sistemazione dei bacini idrografici" all’Ateneo di Parma, viene trasmesso tutti i giorni all’EXPO 2020 Dubai, l’esposizione universale che si tiene negli Emirati Arabi Uniti dal 1° ottobre 2021 al 31 marzo 2022.

Il video mostra le ricerche in atto nell’Ateneo per prevenire altre eventuali inondazioni dopo l'esondazione del Baganza nel 2014.

Vincitore di una competizione nazionale, il video è stato selezionato dal Commissariato Generale e dal CNR per l’Osservatorio dell’Innovazione del Padiglione Italia dell’EXPO 2020 DUBAI e viene trasmesso in italiano e in inglese.

Il video (versione inglese)

Parma è attraversata da un corso d’acqua, il torrente Parma, che raccoglie in città anche le acque del suo affluente di sinistra, il torrente Baganza. Proprio su quest’ultimo torrente si è verificato un importante evento di piena nell’ottobre del 2014, che ha causato il crollo di un ponte storico, l’inondazione di diversi quartieri e conseguenti gravi danni.

L’evento alluvionale ha mostrato come l’attuale sistema di difesa non sia adeguato a fronteggiare eventi di questa entità; eventi che, a causa dei cambiamenti climatici, si teme possano divenire sempre più frequenti. Per questo occorre integrare gli odierni assetti con strategie innovative di difesa dalle inondazioni, che devono anche prevedere, tra l’altro, l’aumento della resilienza della popolazione. In quest’ottica gli abitanti dovranno essere adeguatamente preparati ad affrontare una possibile alluvione, conoscendo per tempo le azioni da adottare per salvare le loro vite, limitare i danni alle loro proprietà e ripristinarle dopo l'alluvione.

Per capire se, quando e come una data area urbana possa essere interessata da un evento di piena gravoso, molti ricercatori hanno sviluppato negli ultimi anni modelli numerici in grado di simulare con precisione il moto dell'acqua sul terreno, e alcuni di loro sono riusciti a ridurre i tempi di calcolo sfruttando la tecnologia e la potenza delle schede video, originariamente inventate per i videogiochi.

L'evento di piena del 2014 sul torrente Baganza è stato quindi simulato con un modello numerico parallelo su schede video, utilizzando un modello digitale del terreno di dettaglio. Questo risultato rappresenta un punto di svolta: grazie all'hardware inventato per i videogiochi, ora è possibile prevedere come le alluvioni evolveranno, aiutando a salvare vite umane e a ridurre i danni.

Ma c'è di più: i modelli numerici possono anche servire a definire nuove strategie di gestione idrica integrata sostenibile, come la cassa di espansione sul torrente Parma, situata pochi chilometri a monte della città. Quando si verifica un evento di piena significativo, le paratoie dell’opera di regolazione vengono progressivamente abbassate, riducendo la portata defluente verso valle e quindi immagazzinando acqua nel serbatoio generalmente vuoto: solo una volta che la piena è passata, il volume immagazzinato viene lentamente rilasciato al corso d’acqua.

Nei prossimi anni verrà realizzata una nuova cassa di espansione sul torrente Baganza. La realizzazione di un modello fisico (40 volte più piccolo di quello reale) ha recentemente consentito di verificare in laboratorio gli effetti positivi dell’opera progettata. Questo significa che, una volta che l’opera sarà realizzata e le nuove strategie di difesa adottate, una piena come quella del 2014 potrà transitare in città senza creare esondazioni e danni, consentendo agli abitanti di Parma di continuare tranquillamente a svolgere le loro attività quotidiane.

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