Parma, 24 novembre 2020 – Anche l’Università di Parma partecipa al nuovo gruppo di lavoro “Intelligenza Artificiale Emilia-Romagna”, promosso dalla Giunta regionale per valutare il potenziale che già esiste sul territorio sull’AI e la possibilità di realizzare un’infrastruttura di ricerca da candidare nell’ambito della “Strategia italiana per l’Intelligenza Artificiale”, che coinvolga tutte le Università con sede in regione e le altre realtà significative in quest’ambito e consideri potenziali collaborazioni interregionali.L’Università di Parma è rappresentata dai docenti Federico Bergenti (Dipartimento di Scienze Matematiche, Fisiche e Informatiche) e Andrea Prati (Dipartimento di Ingegneria e Architettura). Con loro, gli altri referenti degli Atenei regionali: la coordinatrice Rita Cucchiara (Università di Modena e Reggio Emilia), Franco Zambonelli (Università di Modena e Reggio Emilia), Antonino Rotolo (Alma Mater Studiorum – Università di Bologna), Michela Milano (Alma Mater Studiorum – Università di Bologna), Evelina Lamma (Università di Ferrara) e Fabrizio Riguzzi (Università di Ferrara).Nel corso delle proprie attività, il gruppo potrà avvalersi delle competenze della Direzione generale Economia della Conoscenza, del Lavoro, dell’Impresa della Regione Emilia-Romagna e della società consortile ART-ER scpa Attrattività Ricerca Territorio.Secondo una ricerca di Idc (International Data Corporation) dello scorso marzo, gli investimenti in intelligenza artificiale per il 2020 oscillano tra i 48 miliardi di dollari, +25% rispetto al 2019, e i 50,7 miliardi, +32%. Solo in Italia il mercato legato a questo settore vale già 200 milioni di euro (più di 200 milioni di dollari). In tutto il mondo, le imprese nel 2020 hanno investito oltre 50 miliardi di dollari in soluzioni di intelligenza artificiale a livello globale, contro i 37 miliardi circa del 2019. Ed è materia con margini di crescita impensabili fino a poco tempo fa: gli investimenti complessivi in IA fino al 2024 potrebbero raggiungere, a livello mondiale, i 110 miliardi di dollari da parte delle aziende, con un tasso di crescita medio annuo del +20,1%, creando nuovi posti di lavoro per oltre 60 milioni di persone.