Alma universitas studiorum parmensis A.D. 962 - Università di Parma
EUGreen - European University Alliance for sustainability

Parma, 20 dicembre 2022 – 135 milioni di euro per il diritto allo studio per il 2022-2023 dalla Regione Emilia-Romagna. Un investimento rilevante che coinvolge una platea più ampia di beneficiarie e beneficiari

Nell’anno accademico 2021-2022 erano infatti 26.395 le iscritte e gli iscritti agli Atenei regionali risultate/i idonee/i ai benefici del diritto allo studio erogati da ER.GO, quest’anno saliranno a 27.155 (2,9% in più) con un incremento di risorse di 33,3 milioni, per far sì che il 100% di loro riceva i benefici stabiliti.

Obiettivo raggiunto anche grazie agli Atenei, che complessivamente hanno contribuito con un milione di euro, a testimonianza di come il diritto allo studio sia un valore condiviso tra le istituzioni del territorio.

Per l’Università di Parma, nella ripartizione per Ateneo delle borse di studio regionali per il 2022-2023, il totale di idonee e idonei è di 5.080 persone.

Oltre all’investimento complessivo, due le novità di rilievo: soglia Isee più alta e importo della borsa di studio più elevato.

La Regione ha deciso di aumentare a 24.335,11 euro l’Isee per l’assegnazione della borsa e dei servizi; in corrispondenza di questo aumento della soglia per i benefici, gli Atenei emiliano-romagnoli hanno innalzato anche la propria no tax area.  

Più alto anche l’importo unitario della borsa di studio (6.157,74 euro per studentesse e studenti fuori sede, 3.598,51 euro per pendolari e 2.481,75 euro per studentesse e studenti in sede) con la previsione di ulteriori incrementi del valore della borsa per chi si trova in maggiori difficoltà economiche e per le studentesse iscritte alle lauree Stem (Science, Technology, Engineering and Mathematics). Per queste ultime la maggiorazione dell’importo della borsa è del 20%, e ne beneficeranno in Emilia-Romagna più di 2.800 studentesse.


Le risorse

L’investimento diretto della Regione Emilia-Romagna attraverso ER.GO, l’Azienda Regionale per il Diritto agli Studi Superiori, vale complessivamente 42,6 milioni di euro, compresa la spesa per i servizi, di cui 9 milioni sono a valere sul Fondo Sociale Europeo. A questi finanziamenti si sommano ulteriori 26 milioni finanziati attraverso la tassa regionale per il diritto allo studio.

Anche quest'anno poi si aggiunge il contributo di 1 milione reso disponibile dalle Università emiliano-romagnole, in misura proporzionale al numero di beneficiarie e beneficiari di borsa di studio iscritte/i a ciascun Ateneo e della relativa spesa.

Tra le leve nazionali che portano al raggiungimento del 100% di idonee e idonei c’è quella del Fondo Integrativo Statale - FIS per cui la Regione ha ricevuto 37,5 milioni, risultando la prima regione per riparto in Italia grazie alle azioni virtuose degli anni precedenti, al coinvolgimento delle Università e all’integrazione dei servizi.

Analogamente la Regione ha ottenuto la quota importante di 27,9 milioni dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, a parziale compensazione degli aumenti previsti per questo anno accademico.

In totale, dunque, si contano 135 milioni di euro per il potenziamento del diritto allo studio nell’anno accademico 2022-2023: 33,3 in più rispetto ai 102 milioni del 2021-2022, che già aveva registrato un incremento di 4,5 milioni rispetto a quello precedente.

Altra novità del nuovo anno accademico a vantaggio di beneficiarie e beneficiari delle borse di studio è l’anticipo al 10 novembre del pagamento (che in precedenza avveniva entro il 31 dicembre) della prima rata alle matricole dei corsi di laurea triennali, diplomi di primo livello e lauree a ciclo unico, come previsto dalla normativa nazionale. Sono state più di 3.000 le matricole delle Università regionali che hanno ricevuto da ER.GO la prima rata a inizio novembre.

Ripartizione per Ateneo delle borse di studio regionali aa 2022-23

 

Modificato il