Alma universitas studiorum parmensis A.D. 962 - Università di Parma
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Parma, 16 maggio 2025 – Tre dottorande dell’Università di Parma raccontano gli impatti e l’innovazione delle loro ricerche in ambito Industria 5.0. Questa l’idea di fondo di Future women innovators: l’industria 5.0 raccontata dalle dottorande dell’Università di Parma, il cui incontro finale si è svolto nei giorni scorsi alle Fiere di Parma nell’ambito di SPS Italia, la fiera per l’industria intelligente, digitale e sostenibile.

Protagoniste sono state Francesca Bozzetti, Margherita Lofrumento e Valentina Vicini, selezionate nell’ambito della call promossa congiuntamente da Università di Parma, ART-ER e She SPS Italia.
L’iniziativa, rivolta alle dottorande dell’Ateneo impegnate in progetti di ricerca coerenti con le traiettorie dell’Industria 5.0 (tra le tematiche: robotica, intelligenza artificiale, sensoristica, 5G, cybersecurity, software e sistemi per l’industria, condition monitoring, analisi dei big data, blockchain, IIoT, cloud industriale, realtà aumentata), è nata con l’obiettivo di valorizzare la ricerca femminile, sostenere la visibilità delle giovani ricercatrici e contribuire concretamente al superamento del divario di genere in ambito tecnico-scientifico.

Dopo i saluti iniziali del Rettore dell’Università di Parma Paolo Martelli e l’intervento di Rossella Lombardozzi di ART-ER su Competenze e gender gap nell’Industria 5.0: stato dell’arte e prospettive, è stata la volta delle tre dottorande Unipr: Francesca Bozzetti ha presentato la propria ricerca Radiogenomica e tumori cerebrali, Margherita Lofrumento Oil Condition Monitoring per un’industria più green, Valentina Vicini AI e rilevamento radiazioni per riciclo e spazio

Le tre finaliste selezionate, provenienti da ambiti disciplinari differenti, hanno potuto presentare i propri progetti di ricerca innovativa davanti a una platea composta da rappresentanti del mondo industriale e della ricerca accademica.

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