Alma universitas studiorum parmensis A.D. 962 - Università di Parma
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Si è tenuto lo scorso 4 novembre, presso lo stabilimento di Collecchio, il tavolo tecnico promosso da Parmalat per condividere i risultati annuali di "Parmalat e l'Università per la Qualità", il progetto giunto ormai al quinto anno, volto a fornire una garanzia aggiuntiva ai consumatori in tema di sicurezza e qualità del latte.

“Parmalat e l’Università per la Qualità” nasce infatti dalla volontà dell’azienda di rassicurare i consumatori sulla qualità del prodotto in vendita: è per questo che l’Azienda ha chiesto alle Università di affiancarla per condurre ulteriori controlli e per verificare il rispetto di tutti i protocolli di analisi al fine di fornire al consumatore la conferma della qualità del latte del Gruppo Parmalat. I loghi degli Atenei che compaiono sulle confezioni testimoniano la proficua collaborazione tra l’azienda e il mondo accademico.

Il progetto vede il coinvolgimento di cinque Atenei - Sapienza Università di Roma (Dipartimento di Medicina Sperimentale - Unità di Ricerca di Scienza dell’Alimentazione e Nutrizione Umana), Università degli Studi di Catania (Dipartimento di Scienze delle produzioni Agrarie e Alimentari), Università degli Studi Federico II di Napoli (Dipartimento di Agraria), Università degli Studi di Milano (Dipartimento di Scienze per gli Alimenti, la Nutrizione e l’Ambiente) e Università degli Studi di Parma (Dipartimento di Chimica) - e di sei stabilimenti produttivi Parmalat. L’attività si articola in diverse fasi: la presenza dei ricercatori delle Università presso i laboratori degli stabilimenti Parmalat per affiancare l’azienda quotidianamente nelle analisi e nei controlli, la conduzione di un protocollo aggiuntivo di attività a cura delle Università da svolgere sia presso i laboratori di stabilimento che presso quelli dei dipartimenti e la redazione di una relazione mensile per certificare i risultati emersi.

Parmalat, azienda leader nel mercato del latte e da sempre attenta ai bisogni e al benessere del consumatore, è l’unica impresa in Italia ad aver promosso e realizzato un progetto di questa portata. Pur svolgendo ogni anno nei suoi stabilimenti italiani oltre 6 milioni di analisi che coinvolgono tutto il percorso produttivo, dalla materia prima al prodotto confezionato, l’azienda ha aperto le porte dei propri siti produttivi agli Istituti universitari, affidando ai suoi ricercatori ulteriori controlli e sottoponendo i propri prodotti a svariate analisi ben superiori per numero e tipologia a quelli previsti dalla legislazione vigente e dai già stringenti protocolli interni, al fine di fornire ai consumatori la massima garanzia del prodotto.

Questa iniziativa peraltro fornisce alle Università partner del progetto la possibilità di far conoscere ai propri ricercatori, attraverso un’esperienza continuativa sul campo, la realtà e la complessità di sistemi industriali avanzati, quali quelli operanti negli stabilimenti del Gruppo Parmalat.

Grazie a questo progetto, l’azienda conferma ancora una volta l’attenzione per la qualità e la propria vocazione alla ricerca e all’innovazione, stabilendo una forte relazione con la comunità scientifica derivante da un confronto continuo sulle ricerche e gli ultimi studi in materia di salute degli alimenti.

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