Alma universitas studiorum parmensis A.D. 962 - Università di Parma
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Ricercatrice

Parma, 13 aprile 2021 - È stato approvato dal Comitato interministeriale per la programmazione economica - CIPE il Programma nazionale per la ricerca 2021-2027, il documento che orienta le politiche della ricerca in Italia e alla cui realizzazione concorrono primariamente le università e gli enti di ricerca, con il coordinamento del Ministero dell’Università e della Ricerca. Il PNR 2021-2027 è frutto di un ampio e approfondito confronto avviato dal MUR con la comunità scientifica, con le amministrazioni dello Stato e delle realtà regionali, allargato, per la prima volta tramite una consultazione pubblica, ai portatori di competenze e di interesse pubblici e privati e alla società civile.

Come recentemente sottolineato in una lettera dal Ministro per l’Università e Ricerca Cristina Messa, si tratta di uno strumento di programmazione quadro pluriennale partecipato e dinamico, pensato per contribuire al raggiungimento dei Sustainable Development Goals (SDGs) delle Nazioni Unite, delle priorità della Commissione Europea, degli Obiettivi della politica di coesione 2021-2027 nonché all’iniziativa Next Generation EU.

“Il Programma  Nazionale per la Ricerca – commenta il Pro Rettore alla ricerca dell’Università di Parma, Roberto Fornari - costituisce un momento molto importante per la vita di atenei ed enti di ricerca perché definisce i macro-ambiti, e relative linee di sviluppo, cui saranno destinate le maggiori risorse della ricerca nei prossimi sei anni. La conoscenza del PNR è pertanto indispensabile ai fini dell’elaborazione di strategie di Ateneo in sintonia con la politica nazionale. Alla redazione del PNR hanno contribuito centinaia di ricercatori e docenti, anche di Unipr, che hanno trasferito la loro esperienza e visione in questo Programma, rendendolo realistico e pronto all’implementazione. Spero che il Governo dia il via al più presto alla sua realizzazione stabilendo un solido raccordo con il Piano Nazionale per la Ripresa e la Resilienza. Cosa purtroppo non scontata”.

Il filo conduttore che ha orientato la progettazione del PNR 2021-2027 è stato rispondere alla domanda di cosa la ricerca possa fare per il Paese, mettendo a disposizione le competenze presenti nel sistema italiano della ricerca per far fronte a situazioni di emergenza (ad esempio la pandemia da Covid-19) e favorire la sostenibilità, ponendo i presupposti per la crescita del Paese e migliorando la qualità di vita dei cittadini.

Il PNR 2021-2027 è articolato in priorità di sistema, grandi ambiti di ricerca e innovazione e relative aree d’intervento, piani nazionali e missioni. All’elaborazione del documento hanno collaborato circa 250 autorevoli esperti della comunità scientifica nazionale insieme alla struttura amministrativa della Direzione generale per il coordinamento e la valorizzazione della ricerca e dei suoi risultati MUR.

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