Alma universitas studiorum parmensis A.D. 962 - Università di Parma
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Parma, 23 maggio 2023 – Alla Marcia della pace e della fraternità PerugiAssisi, al motto di “Trasformiamo il futuro”, giovani delle scuole di ogni ordine e grado e dell’università – a fianco di docenti e dirigenti scolastici – hanno camminato insieme per chiedere ancora una volta alla politica nazionale e internazionale di fermare tutte le guerre e di promuovere pace, rispetto dei diritti umani e dello stato di diritto, sviluppo sostenibile, democrazia.

L’Università di Parma, rappresentata dal Rettore Paolo Andrei e dal referente di Ateneo nella Rete delle Università italiane per la Pace – RuniPace Alessandro Pagliara, si è unita alla Rete nazionale delle scuole di pace, agli altri atenei di RUniPace e alle realtà associative, a sindaci, assessori, consiglieri comunali e regionali di enti locali provenienti da tutta Italia.

Sono intervenuti sul palco Enza Pellecchia, Coordinatrice di RUniPace con Marco Mascia, i Rettori delle Università di Perugia, Parma, L’Aquila i referenti di RUniPace di tanti altri atenei.

All’arrivo ad Assisi, nel 75° anniversario della Costituzione italiana e della Dichiarazione universale dei diritti umani, è stato firmato il “Patto di Assisi”, un accordo educativo con il quale scuole, università ed enti locali hanno deciso di unire i loro sforzi per:

  • educarci ed educare alla pace con la cura, come impegno pubblico e bene comune essenziale per il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030;
  • investire sulle giovani generazioni e sulla loro formazione in modo che possano imparare a ripudiare la guerra e divenire conduttrici e conduttori di pace e di un mondo più umano;
  • fare in modo che ogni Scuola, Università e Città diventino luoghi di pace, dialogo e fraternità;
  • sviluppare l’insegnamento trasversale dell’educazione civica e gli studi per la pace come disciplina accademica a forte caratterizzazione interdisciplinare e in chiave di ricerca/azione, nella quale si legano teoria e pratica di trasformazione della realtà e del futuro.

Si legge nel Patto: “Per trasformare il futuro bisogna trasformare l’educazione, aprire nuovi orizzonti e superare forme didattiche e organizzative non più adeguate all’era che stiamo vivendo. Formare giovani artigiani di pace competenti, preparati a trasformare un futuro incerto, denso di insidie complesse, in rapido cambiamento”.

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