Anche l’Università di Parma fa parte della squadra di “Parma città creativa per la gastronomia Unesco”, il pool di istituzioni e associazioni che hanno collaborato a sostenere la candidatura della città. Una presenza per certi versi doverosa, quella dell’Ateneo, che è sede del primo corso di Laurea pubblico in Scienze Gastronomiche e del Master Comet - Cultura, Organizzazione e Marketing dell’Enogastronomia Territoriale e che vanta una prestigiosa tradizione nell’ambito agroalimentare.L'intera operazione è stata coordinata e gestita dal Comune di Parma (attraverso l'Assessorato alle Attività produttive e Turismo), affiancato dalla Regione Emilia Romagna, dall’associazione di cuochi “Chef to Chef” e da diverse altre realtà pubbliche e private tra cui appunto l’Università.È la prima volta che una città italiana si fregia del titolo di “Città creativa per la gastronomia Unesco”, ricevuto ufficialmente venerdì 11 dicembre a Parigi: con questo prestigioso riconoscimento internazionale Parma diventa la prima a rappresentare l’Italia nel settore food. Già cuore della Food Valley Italiana, sede di EFSA e di numerose realtà produttive di grande rilievo e di eccellenze gastronomiche, oggi dunque Parma si colloca a tutti gli effetti tra le regine mondiali dal cibo.
