Cisco e Italtel collaborano con il Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Parma per la realizzazione di un importante progetto di digitalizzazione in ambito agro-industriale. Obiettivo del progetto è l’ottimizzazione dei processi attraverso la virtualizzazione dei sistemi produttivi e l’impiego delle tecnologie IoT. Il tutto volto a minimizzare i costi, incrementare la qualità del prodotto, migliorare i processi di manutenzione e aumentare l’efficienza.L’Italia è leader nella produzione di macchine e il territorio emiliano ha eccellenze assolute, soprattutto nel settore agro-alimentare. L’attività congiunta del Dipartimento di Ingegneria Industriale di Parma con Cisco e Italtel è importante per sostenere il percorso di digitalizzazione dell’industria italiana e migliorare così il livello di competitività internazionale del settore.Per guidare un cambiamento profondo come la trasformazione digitale nel settore industriale è fondamentale favorire l’incontro tra le università e le aziende, creando modelli di innovazione che valorizzino le specificità delle imprese italiane ed allo stesso tempo consentano di allinearsi agli scenari globali. La collaborazione dell’Università di Parma con due prestigiose realtà come Cisco e Italtel, da alcuni anni attive in ambito IoT, vuole offrire un supporto continuativo e dinamico alle imprese per attivare progetti di “co-innovation”.«Il contesto manifatturiero e quello agro-alimentare hanno visto negli ultimi anni una sempre più elevata crescita della complessità dei processi e dei sistemi che li governano – spiega Roberto Montanari, Professore Ordinario presso il Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Parma. Ottenere una rappresentazione virtuale della realtà tramite simulazione permette di prevedere, limitando moltissimo il ricorso a prototipi, quali saranno i risultati del sistema complesso che si sta analizzando, purché siano noti i valori dei parametri fisici e produttivi in ingresso».«Proprio a questo punto le nuove tecnologie IoT arrivano a supporto dei modelli matematici sviluppati in ambito accademico – evidenzia Enrico Mercadante, Technical Operations and Cloud South EMEAR di Cisco. Solo i dati raccolti in tempo reale dai sensori di campo, e trasferiti grazie ad una rete affidabile, sicura e a minima latenza, consentono di trasformare un simulatore statico in qualcosa di vivo, in grado di adattarsi alle condizioni mutevoli dell’ambiente e del mercato all’interno del quale è inserito, al fine di poter trovare sempre la condizione ottimale di funzionamento».«Sensoristica di campo, infrastruttura di rete IP, data center, applicativi di analisi dei dati sono quindi strumenti tecnologici fondamentali per costruire un sistema digitale capace di riprodurre complessi fenomeni reali – commenta Camillo Ascione, Strategic Alliance Manager di Italtel. Per questo servono partner che abbiamo una visione d’insieme di tutte le tecnologie coinvolte e degli impatti sui processi e che possano mettere in gioco competenze professionali nell’integrazione di soluzioni ICT all’avanguardia nei contesti industriali più sfidanti».Il modello operativo che vede Cisco Systems come produttore di tecnologie IT a supporto della raccolta ed elaborazione delle informazioni di campo, l’Università di Parma come generatore di modelli e strumenti per la virtualizzazione degli impianti produttivi, Italtel come system integrator capace di curare la messa in funzione e l’inter-lavoro di tutte le componenti tecnologiche coinvolte, può essere facilmente replicato ed esteso dall’analisi del modello operativo della singola azienda all’analisi della filiera integrata di più aziende del settore Agrifood.