Alma universitas studiorum parmensis A.D. 962 - Università di Parma

Parma, 10 dicembre 2019 – L’Università di Parma seconda classificata al concorso nazionale “Premio Giuseppe Sperduti”. La finale della XVII edizione del concorso, indetto dal Comitato per i Diritti Umani della Società Italiana per l’Organizzazione Internazionale (SIOI), si è svolta a Roma nei giorni scorsi.

Nell’occasione, le due squadre finaliste - l’Università di Parma e l’Università di Catania, che avevano conseguito i migliori risultati nella prima fase concorsuale - si sono affrontate in un’agguerrita simulazione processuale davanti a un collegio giudicante composto da professori universitari e rappresentanti SIOI.

La squadra dell’Università di Parma - composta da Noemi BertoliniVirginia Oddi e Costanza Santoro, iscritte al Corso di laurea magistrale in Giurisprudenza – si è classificata al secondo posto, ottenendo complessivamente 426 punti, contro i 429 della squadra vincitrice. Un ottimo risultato, soprattutto in considerazione dell’esiguo distacco tra il punteggio conseguito da Parma rispetto all’Università di Catania, più volte finalista nelle edizioni passate del Premio Sperduti. Peraltro, al termine della simulazione, la commissione giudicatrice ha espresso particolare apprezzamento per il lavoro svolto dalle contendenti, qualificando le memorie scritte e la difesa orale di entrambe le squadre come prodotti di eccellenza.

Il raggiungimento del secondo posto è valso per le studentesse di Parma un premio di 500 euro, oltre alla possibilità di usufruire di uno sconto del 20% sulle tasse di iscrizione ai master organizzati dalla SIOI.

Il Premio Giuseppe Sperduti consiste in una gara di simulazione processuale su un caso pratico, relativo all’applicazione della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti umani e delle libertà fondamentali e relativi Protocolli (CEDU). Il bando della presente edizione aveva per oggetto il ricorso proposto da un giornalista, il sig. G.A., che lamentava di essere stato sottoposto a detenzione arbitraria, e di aver subito una violazione della sua libertà di espressione, a seguito delle misure emergenziali adottate dal governo di Fulkarya per far fronte a un tentato colpo di stato. Il testo del caso è disponibile sul sito SIOI.

 

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