Parma, 18 aprile 2019 – Anche l’Università di Parma, con l’Unità di Nutrizione Umana del Dipartimento di Scienze degli Alimenti e del Farmaco, partecipa a Move Your Body (MYB), progetto promosso da Rugby Parma, con il patrocinio della Federazione Italiana Rugby, della Federazione Medico Sportiva Italiana e del Comune di Parma, per l’avviamento al rugby di bambini sovrappeso-obesi.Alla presentazione in Comune, per l’Ateneo, ha partecipato Francesca Scazzina, docente di Nutrizione e salute al Dipartimento di Scienze degli Alimenti e del Farmaco, che ha illustrato l’impegno dell’Unità di Nutrizione Umana. Accanto a lei, nella conferenza stampa introdotta dal Vice Sindaco Marco Bosi, il Presidente del Rugby Parma Bernardo Borri, il Presidente del Comitato scientifico MYB Sergio Bernasconi, il Presidente dei Cuori gialloblù Rocco Ferrari, il Vice Presidente di Conad Centro Nord Paolo Incerti, il Segretario scientifico del progetto Federico Cioni.Move Your Body si basa sull’assunto secondo il quale il gioco del rugby, per le sue caratteristiche tecniche che in alcuni ruoli avvantaggiano proprio i bambini più pesanti, possa essere uno strumento utile a spingere i bambini sovrappeso/obesi verso la pratica di un’attività sportiva utile nel loro percorso di crescita funzionale, by-passando il problema dello stigma legato al peso che spesso rende difficile per loro l’avviamento allo sport. Considerando che ad oggi la gran parte di questi bambini non pratica un’attività sportiva regolare, il rugby appare un’ottima opportunità per avvicinarli al mondo dello sport, cercando così di rompere il circuito chiuso sedentarietà-sovrappeso-obesità.Con questa finalità, l’Unità di Nutrizione Umana del Dipartimento di Scienze degli Alimenti e del Farmaco dell’Università di Parma svolgerà uno studio sperimentale pilota che prevede il reclutamento minimo di 60 bambini (tra i 6 e i 13 anni) iscritti a società rugbistiche del territorio di Parma, per un’indagine che intende valutare il ruolo che uno sport di squadra come il rugby può avere sul miglioramento del benessere del bambino con un intervento educativo, aperto anche ai genitori, volto a promuovere una sana e corretta alimentazione anche in funzione dell’attività fisica svolta. Per maggiori informazioni sul progetto cliccare qui.
