PUBBLICATO SU UNA RIVISTA INTERNAZIONALE UNO STUDIO DELL'ATENEO SULLA DEPRESSIONE INDOTTA DA STRESSAllo studio hanno partecipato Alessandro Bartolomucci, Stefano Parmigiani e Paola Palanza del Dipartimento di Biologia Evolutiva e Funzionale dell'AteneoE' stato pubblicato sulla rivista internazionale "Disease Models & Mechanisms" lo studio "Increased vulnerability to psychosocial stress in heterozygous serotonin transporter knockout mice", a cui hanno partecipato Alessandro Bartolomucci, Stefano Parmigiani e Paola Palanza, del Dipartimento di Biologia Evolutiva e Funzionale dell'Ateneo, in collaborazione con Cournelius Gross dell'European Molecular Biology Laboratory (EMBL) di Monterotondo e che ha visto anche la partecipazione di Valeria Carola, Tiziana Pascucci, Stefano Puglisi-Allegra e Simona Cabib dell'Università degli Studi "La Sapienza" di Roma, Klaus-Peter Lesch dell'Università di Wurzburg (Germania).La Depressione Maggiore rappresenta una delle malattie psichiatriche maggiormente diffuse su scala globale. La depressione è intimamente connessa e spesso scatenata da eventi stressanti. Esiste un' elevata variabilità individuale, per cui solo alcuni individui esposti ad eventi stressanti svilupperanno poi la patologia psichiatrica. Recenti studi nell'uomo mettono in luce come il rischio relativo di sviluppare la depressione dipenda da una complessa interazione genotipo x ambiente. In particolare individui portatori di una mutazione genetica (denominata variante allelica S) nel gene del "trasportatore della serotonina" (proteina che rimuove il neurotrasmettitore serotonina durante la comunicazione fra neuroni), sembra aumentare il rischio di sviluppare la depressione in pazienti esposti a potenti stress di natura psicosociale. Il meccanismo resta però ancora, in larga parte, da chiarire.Nella ricerca recentemente pubblicata sulla rivista "Disease Models & Mechanisms" alcuni scienziati europei hanno condotto un primo passo nella comprensione di tale meccanismo.I ricercatori hanno dimostrato come topi transgenici, che presentano un'alterazione genetica nel trasportatore della serotonina, mostrino una maggiore vulnerabilità a stati analoghi alla depressione. In particolare, i topi transgenici esposti ad un modello di stress psicosociale cronico, mostrano disordini psicomotori ed evitamento sociale, associati con una alterazione della quantità di serotonina nella corteccia frontale, un area cerebrale fortemente connessa con la formazione della memoria, le risposte agli stimoli emozionali e sociali, e la cui disfunzionalità è stata dimostrata nella Depressione.Il Dr. Bartolomucci, primo autore della ricerca, fa notare come «la modifica genetica che abbiamo determinato nei topi è molto simile a quella riscontrata nelle persone portatrici della variante allelica "S" del trasportatore della serotonina, i quali mostrano una elevata vulnerabilità a depressione indotta da stress». I ricercatori aggiungono che sono rimasti sorpresi dall'elevato grado di vulnerabilità e dalla selettività degli effetti osservati. «Questo modello animale», aggiunge Bartolomucci, «potrebbe essere molto utile per capire i meccanismi responsabili della elevata vulnerabilità mostrata da alcuni pazienti e aprire la strada a applicazioni farmacologiche innovative».Lo studio è pubblicato nel volume 3 fascicolo 7/8 della rivista internazionale Disease Models & Mechanisms (DMM), pubblicata dalla The Company of Biologists, una organizzazione no-profit con sede a Cambridge, UK, ed è accessibile on line all'indirizzo http://dmm.biologists.org/.Parma, 26 aprile 2010