Alma universitas studiorum parmensis A.D. 962 - Università di Parma
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Parma, 22 ottobre 2021 – Ha portato il pubblico per mano nello spazio, a fare quattro passi fra stelle e pianeti, Tommaso Ghidini, Capo della Divisione di Strutture, Meccanismi e Materiali dell’Agenzia Spaziale Europea, che oggi al Campus Scienze e Tecnologie dell’Università di Parma ha ricevuto il premio di “Alumnus dell’anno”: dopo Pietro Beccari, Francesca Pasinelli e Stefano Albertini, il suo è il quarto nome iscritto nell’albo d’oro del riconoscimento, istituito dall’Ateneo e dall’Associazione Alumni e Amici dell’Università di Parma per rendere omaggio a laureati che si siano particolarmente distinti con il loro percorso professionale, portando prestigio all’Università.

Laureato in Ingegneria Meccanica all’Università di Parma nel 2000, con una tesi sperimentale realizzata al Centro Aerospaziale Tedesco di Colonia, Tommaso Ghidini è partito da lì per una carriera straordinaria che oggi lo annovera in una posizione di assoluto prestigio all’interno dell’Agenzia Spaziale Europea.

La cerimonia, realizzata anche grazie al contributo della Fondazione Cariparma, è stata trasmessa in diretta streaming sul sito web dell’Università.

«È con enorme piacere che consegniamo oggi questo premio a Tommaso Ghidini – ha detto il Rettore Paolo Andrei nel suo intervento – che ha portato e porta davvero altissimi i colori dell’Università di Parma in tutte le tappe della sua straordinaria carriera. Partire dall’Università di Parma e arrivare all’ESA sarebbe un sogno per chiunque. Lui ci è riuscito, speriamo avendo sempre il nostro Ateneo nel cuore. Noi certamente gli siamo riconoscenti e siamo orgogliosi dei grandi risultati che ha raggiunto, e siamo convinti che sia uno straordinario esempio per tutti i nostri studenti e le nostre studentesse».

«L’Associazione Alumni e Amici dell’Università di Parma è una navicella spaziale – ha osservato la Presidente dell’Associazione, Annamaria Cucinotta - partita dalla nostra Università e in esplorazione dell’universo del lavoro, delle professioni e della cultura. A bordo vi è una comunità di persone preparate, capaci di affrontare nuove sfide, impegnate a dare un senso al loro lavoro quotidiano, entusiaste come Tommaso Ghidini».

Il profilo dell’Alumnus dell’anno è stato tracciato da Gianni Nicoletto, docente di Progettazione meccanica e costruzione di macchine. «Tommaso Ghidini – ha spiegato - ha sviluppato un originale percorso sia di crescita professionale, che dall’ingegneria meccanica degli inizi è “decollato” verso l’aeronautica per arrivare all’astronautica, sia di crescita personale integrando cultura tecnica e umanistica. A livello personale ricordo con piacere che dopo essere stato esaminatore a suo tempo di Tommaso Ghidini, studente di Ingegneria dell’Università di Parma, più recentemente sono stato esaminato a mia volta da Tommaso Ghidini, Capo Divisione ESA, sulle attività di ricerca in corso a Parma».

Nel suo intervento Tommaso Ghidini ha ripercorso la sua «storia d'amore per l'aviazione e poi per lo spazio»«Una storia iniziata quando avevo tre anni, con la visita a una cabina di pilotaggio: è stato qualcosa di folgorante, che ricordo ancora in tutti i particolari. E questo è ciò che io considero la cosa più grande di un grande amore: il capirlo subito, fin dall'inizio, la grande passione che non ti fa dormire la notte», ha spiegato Ghidini, che del premio ricevuto oggi ha detto: «Straordinario, una grande soddisfazione e una grande felicità. Anche perché tutto ha avuto inizio da un "abbandono": io volevo fare il pilota collaudatore, ma sono stato "non selezionato" per un difetto all'occhio. Il bello di un amore così intenso è che sa trovare altre strade per esprimersi: nel mio caso l'altra strada è stata l'Università di Parma».

Ghidini ha poi raccontato le sfide che ha affrontato nella sua carriera, dall'Airbus al razzo Vega, gettando infine uno sguardo alle prossime frontiere dell'avventura spaziale: "La prossima sfida è andare su Marte".

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