Alma universitas studiorum parmensis A.D. 962 - Università di Parma
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Parma, 19 dicembre 2023 - Si è svolto nei giorni scorsi all’Università di Parma il momento di restituzione delle attività svolte nell’ambito di “Transition Farm 2023”, che ha coinvolto le aziende, gli studenti e i formatori che hanno partecipato a questa seconda edizione del progetto.

Dall’incontro tra i protagonisti dell’edizione 2023 è emerso un momento di scambio da cui è risultato il grande apprezzamento per il progetto e l’estrema utilità dell’integrare in azienda una figura capace di guardare non solo alla parte economico-finanziaria, ma anche a quella di crescita sostenibile: un tema già all’attenzione delle grandi imprese, ma sempre più necessario e rilevante anche per le PMI. Sono state, poi, riconosciute la preparazione e l’efficienza del lavoro svolto dagli studenti e l’importanza di fornire loro fiducia e responsabilizzazione: per il futuro la volontà è quella di rafforzare ulteriormente il supporto didattico a studenti e imprese e di prevedere una presenza ancora maggiore in azienda degli stagisti per poter affrontare nel complesso tutti gli aspetti legati alla misurazione del proprio impatto, anche attraverso esempi concreti e best practice da emulare. Con la volontà di diventare un esempio per gli altri e fare sistema per la costruzione di un percorso di evoluzione alla sostenibilità.

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TRANSITION FARM
È il progetto ideato, nel 2022, dall’Associazione “Parma, io ci sto!”, dall’Università di Parma e da Cisita Parma, e realizzato con il supporto di NATIVA, Unione Parmense degli Industriali, Gruppo Imprese Artigiane e Federmanager Parma e che quest’anno è diventato un vero e proprio “Corso di formazione manageriale su innovazione sostenibile e rigenerazione” del Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali dell’Università di Parma con la collaborazione di Randstad Italia S.p.A..

L’obiettivo del progetto è quello di promuovere le competenze sui temi dell’innovazione e della sostenibilità, coinvolgendo giovani e PMI del territorio nella comprensione e l’utilizzo di strumenti di misura e gestione degli impatti sociali e ambientali per renderli parte di un cambiamento quanto mai necessario. E innovativa è soprattutto la modalità di attuazione del progetto: sono i giovani in prima persona a proporre alle aziende le best practices per costruire insieme un percorso di transizione sostenibile. Dopo una prima fase di formazione, lo scorso  settembre ha visto l’avvio della seconda fase del corso, che ha previsto l’attivazione degli stage curriculari in azienda grazie anche al supporto di tutor esperti: uno step fondamentale sia per l’acquisizione di competenze sui processi organizzativi e gestionali delle realtà aziendali da parte dei giovani partecipanti, sia per dotare le imprese di una misurazione del proprio impatto ed elaborare un conseguente piano di miglioramento secondo il Benefit Impact Assessment (BIA), tra gli standard più diffusi al mondo per la misurazione degli impatti sociali ed ambientali.

A partecipare a questa prima edizione a regime di Transition Farm sono stati sia laureati sia figure professionali già operanti all’interno di realtà aziendali, che hanno avuto l’occasione di confrontarsi con nuove realtà e accrescere le proprie competenze e conoscenze a proposito di transizione ecologica, energetica e digitale

Le PMI partner coinvolte: Autotrasporti Piccinini (azienda di autotrasporti e operazioni di stoccaggio e logistica), Uniontel (system integrator che opera nel campo della telefonia e dell’informatica B2B dal 1980), Infor (che da oltre 30 anni guida le aziende nel percorso di Digital Transformation), Digital Dodo (agenzia che racconta, attraverso immagini e video, la storia di aziende, prodotti e persone), Studio AGFM (struttura professionale con sedi a Parma e Milano che offre consulenza alle aziende con un approccio specialistico e multidisciplinare), Palazzo Dalla Rosa Prati (residenza d’epoca parzialmente convertita a ricettività turistica), Scandicar (concessionaria che rappresenta i marchi Scania, Isuzu, Kögel e commercializza i brand Lecitrailer, Schmitz Cargobull, Tecnokar, Menci), CE.P.I.M. (società logistica che rappresenta l’Interporto di Parma).

 

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