Alma universitas studiorum parmensis A.D. 962 - Università di Parma

Parma, 5 ottobre 2020 – Il cancro al seno ha raggiunto il primato assoluto a livello di incidenza, attestandosi come il tumore più frequente. Lo scorso anno infatti sono state registrate 53.500 donne italiane che hanno ricevuto questa diagnosi, con un trend di crescita (+ 0,3%), rappresentando così la neoplasia più diffusa in tutte le fasce d’età. Paradossalmente però, a fronte di questo aumento dell’incidenza, si registra una  costante  diminuzione della mortalità: ci si ammala di più, ma si muore di meno. Ci si ammala di più perché, oltre all’innalzamento dell’aspettativa di vita, sono sensibilmente aumentati i fattori di rischio che determinano lo sviluppo di questa patologia. E si muore di meno perché oggi disponiamo di una tecnologia avanzata, sempre più innovativa, che ci permette di individuare lesioni tumorali millimetriche, con un basso grado di aggressività, un indice di malignità molto limitato e un processo evolutivo metastatico della malattia (diffusione in altri organi e/o apparati) pressoché trascurabile, se non nullo. Per di più disponiamo di trattamenti medici mirati, pressoché “sartoriali”, che garantiscono percorsi diagnostico-terapeutici “ad personam”.

Lo scenario complessivo del tumore al seno che abbiamo di fronte e che dovremmo affrontare e superare è rappresentato tuttavia da alcune problematiche tuttora aperte e amplificate con lo stato emergenziale sanitario da COVID-19:

  • individuazione della malattia in fase precocissima;
  • diagnosi della lesione tumorale in donne sempre più giovani;
  • riferimento ai Servizi di Genetica Oncologica per il riconoscimento e la gestione delle sindromi eredo-familiari di mammella e ovaio.
  • uniformità territoriale dello screening mammografico;
  •  coinvolgimento attivo del mondo scolastico femminile (corretta informazione su diagnosi precoce, stili di vita e alimentazione);
  • periodici e codificati controlli clinico-strumentali per le donne già colpite dal cancro al seno per l’eventuale individuazione di recidive e/o metastasi;
  • prendersi cura delle circa 800.000 italiane con vissuto cancro al seno e delle loro famiglie, con un approccio umano e personalizzato avvalendosi della ricerca, implementando centri dedicati alla senologica: le Breast Unit.

In questo scenario si inserisce la mission della LILT.

L’Associazione Provinciale LILT Parma A.P.S. promuove anche quest’anno la Campagna Nastro Rosa sul territorio di Parma e provincia con i patrocini di Comune, Provincia, Azienda Ospedaliero – Universitaria, Azienda USL, Università e Ordine dei Medici. Diverse le iniziative lungo tutto il mese di ottobre. Sabato 10 e sabato 17 ottobre, presso il Centro Screening Mammografico dell’Azienda USL, sarà possibile effettuare una mammografia per le signore dai 45 ai 74 anni, asintomatiche e che non l’abbiano effettuata da almeno un anno. Per prenotazioni chiamare la segreteria LILT al n. 0521/988886 dal lunedì al venerdì (8.30-12.30/15.00-18.00). Oltre alle consuete illuminazioni in rosa di alcuni significativi monumenti del territorio si terranno: domenica 18 ottobre alle ore 11.00, nell’ambito del progetto “365 volte donna”, presso la hall delle Terme Berzieri di Salsomaggiore, un incontro pubblico per approfondire il tema della prevenzione del tumore al seno; venerdì 30 ottobre, in luogo ancora da definirsi, un secondo incontro pubblico dedicato sempre al tema della prevenzione, anche in senso più generale, per il rilancio dei progetti “Prevenzione per tutti” e “Giovani donne”. Ad entrambi gli incontri è prevista la partecipazione del Dr. Francesco Leonardi, Direttore dell’Oncologia Medica dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Parma e del Prof. Antonino Musolino, Responsabile della Breast Unit Interaziendale di Parma. A chiusura della Campagna, si terrà sabato 31 ottobre la consueta cerimonia di premiazione del Premio Letterario Nazionale “Flaminio Musa”.

 La Campagna Nastro Rosa è sostenuta da preziosi partner che si impegnano al fianco della LILT per la diffusione della cultura della prevenzione come metodo di vita: Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani), CIA – Agricoltori Italiani ed il gruppo Yamamay.

Un impegno corale per un grande obiettivo: “No women with breast cancer!”

 

Modificato il