Parma, 1° agosto 2025 – In memoria di Pierluigi Portesani, una donazione di 21mila euro all’Università di Parma per le ricerche sul mesotelioma pleurico maligno.
La donazione è stata effettuata da Anna Maria Ottolini, moglie di “Pier” Portesani, e andrà a sostegno delle ricerche condotte dai gruppi coordinati da Pier Giorgio Petronini, docente di Patologia generale e Responsabile del Laboratorio di Oncologia Sperimentale, e da Luca Ampollini, docente di Chirurgia Toracica al Dipartimento di Medicina e Chirurgia e Direttore della Chirurgia Toracica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma.
Pierluigi Portesani, scomparso all’età di 65 anni, era molto noto a Parma. Campione di giavellotto e fondatore dello storico pub Tonic, negli ultimi decenni della sua vita ha gestito un laboratorio e negozio orafo in città.
La donazione è stata oggi al centro di una conferenza stampa al ParmaUniverCity Info Point, con gli interventi del Rettore Paolo Martelli, di Pier Giorgio Petronini, di Paolo Carbognani, già docente di Chirurgia toracica e già Direttore della Chirurgia Toracica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, e di Anna Maria Ottolini.
Nel corso dell’incontro, cui hanno partecipato tante amiche e tanti amici di Pier Portesani, è intervenuto anche Antonio Nouvenne, Consigliere incaricato per le Politiche di integrazione tra Ospedale e Territori del Comune di Parma.
Il mesotelioma pleurico maligno è una forma tumorale relativamente rara e molto aggressiva che origina dal mesotelio, la sottile membrana che riveste e protegge i polmoni. Si tratta di una neoplasia che viene spesso diagnosticata in fase già avanzata; in questi casi, considerata la limitata efficacia dei trattamenti attualmente disponibili e l’elevata percentuale di progressione o recidiva, la sopravvivenza media dei pazienti e delle pazienti si aggira intorno ai 12-18 mesi.
Il fattore di rischio principale per lo sviluppo del mesotelioma è l’esposizione all’amianto, materiale un tempo molto utilizzato grazie al suo elevato potere isolante e coibentante. Dal punto di vista terapeutico, l’approccio chirurgico è possibile solo in un numero esiguo di pazienti, tuttavia si osserva frequentemente la comparsa di recidive.
La terapia di prima linea è costituita dal trattamento chemioterapico, ma purtroppo l’elevata chemioresistenza delle cellule tumorali porta frequentemente a una rapida progressione della malattia. Inoltre non esistono fino ad ora terapie standard per la seconda linea di trattamento. Lo scorso anno è stata approvata l’immunoterapia (che stimola il sistema immunitario per combattere il cancro) come trattamento di prima linea con efficacia limitata. Rimane quindi l’urgenza di identificare nuovi bersagli molecolari specifici di questo tumore per ampliare le possibilità di cura dei e delle pazienti, sia in prima linea sia dopo la comparsa di resistenza.
Pierluigi Portesani e Anna Maria Ottolini in occasione del loro matrimonio, celebrato il 4 luglio 2024, hanno chiesto alle persone loro amiche o parenti di non fare regali ma di realizzare una raccolta fondi da devolvere alla ricerca in patologie oncologiche toraciche, in particolare al reparto di Chirurgia toracica sotto la responsabilità di Paolo Carbognani e Luca Ampollini e alle ricerche precliniche sul mesotelioma pleurico maligno condotte da Pier Giorgio Petronini. Oltre a quanto raccolto, Pier aveva anche espresso il desiderio di aggiungere una donazione personale: un desiderio che ora la moglie Anna ha voluto realizzare.
Pier e Anna hanno sempre sperato di combattere e vincere un male che colpisce chi ha lavorato a contatto con l'amianto. Pier ha sofferto e ha assistito alle sofferenze di altre persone affette da mesotelioma e la speranza è che anche grazie al contributo presentato oggi si possa presto trovare una nuova cura, e anche una speranza per alleviare le sofferenze di altre/i.
La donazione in memoria di Pierluigi Portesani sarà finalizzata all’individuazione di nuovi approcci terapeutici nei confronti di questa neoplasia molto aggressiva, il cui tasso di incidenza nel mondo è in costante aumento e che in Italia raggiungerà un picco nei prossimi anni. In particolare la ricerca oggetto della donazione, grazie alla collaborazione in corso con la start-up farmaceutica italiana ViroStatics guidata dal parmigiano Franco Lori, si prefigge di valutare l’efficacia di myrtleciclib, nuova molecola prodotta da ViroStatics, come nuova possibile strategia terapeutica per il trattamento del mesotelioma pleurico maligno.