Alma universitas studiorum parmensis A.D. 962 - Università di Parma
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Parma, 25 gennaio 2012 – Mercoledì 15 febbraio 2012, alle ore 11, presso il Centro Santa Elisabetta (Parco Area delle Scienze 95, Campus Universitario), si terrà il seminario “Cannabinoid type-1 signaling in the brain: the where matters” del dott. Giovanni Marsicano, Group leader of the Team “Endocannabinoids and Neuroadaptation” (NeuroCentre Magendie in Bordeaux, France).

L'incontro è organizzato dal prof. Marco Mor (Dipartimento Farmaceutico) e dal prof. Gaetano Donofrio (Dipartimento di Salute Animale, Sezione di Malattie Infettive degli Animali).

Il recettore dei cannabinoidi di tipo-1 (CB1) è l'elemento centrale del cosiddetto sistema endocannabinoide e fa parte della grande famiglia dei recettori accoppiati alle proteine G (GPCR). Fra questi, CB1 è probabilmente il recettore che raggiunge i più alti livelli di espressione nel sistema nervoso centrale.

L'attivazione di CB1 da parte di ligandi esogeni (quali il Delta-9-tetraidrocannabinolo e altri cannabinoidi derivati della pianta cannabis sativa o marijuana, o di origine sintetica) o di ligandi endogeni (i cosiddetti endocannabinoidi) è associata ad una serie di effetti intracellulari che, in genere, conducono ad una diminuzione dell'eccitabilità neuronale. La presenza di CB1 su neuroni di tipo diverso (per esempio inibitori od eccitatori) conduce, quindi ad effetti cellulari molto diversi, che si riflettono in un impatto diversificato sulle funzioni neuronali e comportamentali.

CB1, inoltre, non è presente solo sui neuroni, ma dati recenti sottolineano il suo impatto su importanti funzioni astrogliali. Dati ancora più recenti dimostrano la presenza funzionale di recettori CB1 su organelli intracellulari quali i mitocondri, dove regolano l'attività bioenergetica neuronale e specifici fenomeni di plasticità sinaptica. Negli ultimi anni, gli studi del gruppo del Dott. Marsicano si sono focalizzati sulla dissezione dei diversi ruoli del sistema endocannabinoide e di come essi siano strettamente legati alla distribuzione anatomica cellulare e subcellulare del recettore CB1.

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