Alma universitas studiorum parmensis A.D. 962 - Università di Parma
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Parma, 12 novembre 2018 – Il rapporto tra economia circolare e sostenibilità sarà al centro di un seminario che si terrà giovedì 15 novembre alle ore 9 al Centro Sant’Elisabetta dell’Università di Parma (Campus Scienze e Tecnologie): un’occasione di approfondimento su temi di assoluta attualità, guardando all’oggi ma soprattutto al futuro prossimo.

Nel corso dell’appuntamento, organizzato dall’Università con il Circolo culturale “Il Borgo”, proporranno interventi Alberto Petroni, Coordinatore dell’Unità di Ingegneria meccanica e gestionale del Dipartimento di Ingegneria e Architettura dell’Ateneo, Monica Cocconi, Delegata del Rettore e docente di Diritto dell’ambiente (“Un diritto per l’economia circolare”), Paolo Giandebiaggi, docente del Dipartimento di Ingegneria e Architettura (“Il recycle e la sostenibilità applicata all’architettura”), Chiara Allegri, Presidente dei Giovani Imprenditori della CNA Emilia Romagna (“L’economia circolare nella conoscenza e nelle competenze per i nuovi modelli organizzativi e lavorativi”), Lorenzo Frattini, Presidente regionale di Legambiente (“Economia circolare: il ruolo delle associazioni ambientaliste”), e Paolo Ganassi, Responsabile dei servizi ambientali di AIMAG (“Chiudere il cerchio per i rifiuti organici”).

Il passaggio verso un modello più efficiente nell’utilizzo delle risorse, a basse emissioni nocive e quindi resiliente rispetto al cambiamento climatico, costituisce la principale sfida, a livello internazionale, per conseguire una crescita economica sostenibile e inclusiva. In realtà non si tratta unicamente di una riforma del modello attuale ma di un vero e proprio cambio di paradigma, che impone mutamenti rilevanti nell’utilizzo delle risorse e nel ciclo di vita della produzione dei beni. Il nuovo paradigma viene qualificato, a livello nazionale ed europeo, come economia circolare, e trae origine dall’osservazione dei sistemi non lineari e complessi, in particolare quelli viventi: sistemi rigenerativi, evolutivi e termodinamicamente lontani dall’equilibrio.

L’obiettivo è quello di puntare a una crescita economica che avvenga entro il paradigma della sostenibilità e della rigenerazione, ossia in cui i beni di oggi siano le risorse di domani: arrivare quindi a coniugare una risposta adeguata ed efficace alle attuali dinamiche ambientali e sociali accrescendo, al tempo stesso, la competitività del sistema economico e i suoi livelli occupazionali.

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