Alma universitas studiorum parmensis A.D. 962 - Università di Parma
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Parma, 3 maggio 2022 - A partire dal 3 maggio, 4 appuntamenti per riflettere insieme sulla globalizzazione e per sviluppare strategie e modalità per “farsi comunità g-locale”. È l’idea di fondo di “Sognazione: sogni in azione - Laboratorio aperto sulla globalizzazione” organizzato da Università di Parma, Rede Unita e Instituto Leônidas e Maria Deane - Fiocruz Amazônia. “Saperi tradizionali nei territori e produzione di salute: laboratori sperimentali sui fenomeni g-locali” il filo rosso dell’iniziativa, coordinata da Riccardo Burg Ceccim (Universidade Federal Rio Grande do Sul), Maria Augusta Nicoli (Rede Unida e Università di Parma), Vincenza Pellegrino (Università di Parma), Júlio Cesar Schweickardt (Laboratório de História, Políticas Públicas e Saúde na Amazônia - LAHPSA).

I laboratori si svolgeranno in modalità mista, in parte in presenza per le esercitazioni (iscrizioni chiuse) e in parte a distanza (i link sono disponibili nel programma allegato).

Si parte il 3 maggio con “Di quale comunità di cura faccio parte”, il 10 maggio “Le gerarchie della conoscenza della cura e i luoghi”, il 17 maggio “Il viaggio”, infine il 31 maggio la consegna dei lavori in plenaria

Interverranno: Romana Bacchi (Azienda USL Parma), Márcio Belloc (UFPA), Gian Franco Bertè (Azienda Usl Parma), Francesca Bigliardi (CSV Emilia), Svetlana Erokhina (Centro Interculturale), Loverci De Moraes (Croce Rossa Italiana Reggio Emilia), Massimo Fabi (Azienda Ospedaliera-Universitaria Parma), Alcindo Antonio Ferla (UFRGS/Fiocruz Amazônia, Brasil), Wellington Freitas (ESP/MA), Sônia Lemos (Universidade Estadual do Amazonas), Eleonora Migno (Cospe ong), Giuseppe Ricotta (Università la Sapienza Roma), Michele Rossi (CIAC Onlus, Parma), Leopoldo Sarli (Università di Parma), Paulo Tucano (Centro de Medicina Indígena de Manaus), Lincoln Costa Valença (Estácio).

Nell'Agenda 2030 ONU per la prima volta viene espresso un chiaro giudizio sull’insostenibilità dell’attuale modello di sviluppo, non solo sul piano ambientale, ma anche su quello economico e sociale, superando in questo modo definitivamente l’idea che la sostenibilità sia unicamente una questione ambientale e affermando una visione integrata delle diverse dimensioni dello sviluppo. E così anche nei recenti documenti dell’OMS si afferma molto chiaramente questa prospettiva attraverso l’assunzione dell’approccio One Health: non ci sono soltanto gli individui e le comunità, non c’è solo la specie umana da preservare, la salute del pianeta e di tutti i suoi abitanti deve assumere un altro e più vasto paradigma.
Attraverso la collaborazione tra l’Università di Parma e l’Associazione Internazionale Rede Unida si è avviato il programma di collaborazione SONHAÇÃO/SOGNAZIONE: “Sogni in azione”. Il baricentro di questi laboratori esperienziali è collocato nell’orizzonte delle analisi dei sistemi di interdipendenza nord-sud del mondo e di come questi possano essere alimentati attraverso la costruzione di “reti delle reti” per agire all’interno del paradigma del rispetto “della e delle vite”.
Il percorso che si propone è quello di sviluppare strategie e modalità per “farsi comunità g-locale” e sperimentare metodologie e strumenti di avvicinamento tra comunità locali distanti nello spazio identificando modalità in grado di favorire tali percorsi di traduzione reciproca delle questioni.
Sono stati identificati tre territori brasiliani su cui convergono le azioni del programma “SOGNAZIONE”: Manaus, Mossorò e Espírito Santo, rispettivamente gemellati a tre territori regionali dell’Emilia-Romagna: Parma, Bologna e Modena.
Il dialogo che qui si avvia tra il Centro di Medicina tradizionale di Manaus e l’esperienza del territorio di Parma, che include Azienda Ospedaliero-Universitaria, Azienda USL di Parma, Ciac ONLUS, Centro Servizi Volontariato-Emilia, Centro interculturale Parma e provincia, Università di Parma e Sapienza Università di Roma, offre la possibilità di costruire una visione più consapevole di ciò che si gioca nei processi di internazionalizzazione in un campo così pregnante come quello della salute.
La metodologia che si adotterà discende dal contributo elaborato da Ricardo Burg Ceccim e Alcindo Ferla (UFRGDS) sulla “formazione permanente” e dalle esperienze maturate da Vincenza Pellegrino (UNIPR) sulla “didattica partecipata”: i laboratori esperienziali si svolgeranno in modo sincrono nei due contesti italiano e brasiliano, le due aule svolgeranno le proprie attività seguendo lo stesso programma e confluiranno in una unica aula per la condivisione e lo scambio.

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